Papavero all'occhiello: cosa significa? Significato del fiore di papavero Cosa simboleggia il papavero rosso nel XIX secolo.

Cosa simboleggiano i papaveri rossi? Possiamo rispondere con quasi totale certezza che molti di noi non si sono mai posti questa domanda in vita loro. Ma l'enorme "mare" infuocato, sul quale il vento crea onde scarlatte, è uno spettacolo così bello che puoi guardarlo all'infinito. Tra tutti i popoli e in ogni momento, questo fiore è stato un simbolo poliedrico. Ci sono molte leggende e miti su di lui; era dedicato agli dei e utilizzato in medicina. Il papavero rosso è simbolo di cosa? Cosa significava nell'antichità, in Oriente e ai nostri tempi? È tempo di scoprirlo.

Egitto

Per gli abitanti di questo paese, il fiore era un simbolo di giovinezza, bellezza femminile e fascino. Un tempo i contadini vicino a Tebe coltivavano il tipo di papavero che viene coltivato qui oggi. Le classi superiori potevano intuire che il fiore avesse proprietà narcotiche, e la gente comune calmava il pianto dei bambini con l'acqua di papavero e la usava come antidolorifico. Per la sua bellezza, il papavero divenne un simbolo delle sepolture egiziane, e ancora oggi i fiori si trovano nelle tombe.

Antichità

Possiamo dire che nell'antica Roma e in Grecia questo fiore era venerato soprattutto, è da lì che provengono diverse leggende sulla sua origine. Secondo una leggenda, Venere pianse a lungo dopo la morte di Adone; nulla riuscì a calmarla. E ogni sua lacrima si è trasformata in un papavero. È triste, ovviamente, ma il papavero rosso è un simbolo di cos’altro? Secondo un'altra leggenda, il papavero fu creato dal dio del sonno Hypnos per calmare Demetra, la cui figlia fu rapita da Ade. Ipno le diede da bere un decotto di questo fiore e lei fu confortata. Ancora oggi le sue statue sono decorate con questi fiori scarlatti. Allo stesso tempo il papavero era anche simbolo di fertilità per la buona germinazione dei semi.


Est

Nella cultura persiana il papavero è simbolo di felicità, amore eterno, gioia; il fiore selvatico alludeva al desiderio di una relazione intima. I buddisti erano fermamente convinti che il papavero apparisse dopo che il Buddha addormentato toccò il suolo con le sue ciglia. In Cina il fiore era associato al successo, alla bellezza, al relax e alla lontananza dal trambusto. Tuttavia, in seguito divenne un simbolo di donne disponibili e di bordelli. All'inizio del XIX secolo, dopo la guerra dell'oppio, fumare questa droga divenne così popolare che il fiore venne associato al male e alla decadenza.


Il papavero rosso è un simbolo di cosa nel Medioevo?

Nelle sue tradizioni sanguinarie e cupe, il cristianesimo dichiarava che il papavero era un segno che presto sarebbe arrivato il Giudizio Universale. Il fiore, secondo le credenze dell'epoca, ricordava la terribile sofferenza di Cristo, ed era anche simbolo di indifferenza e ignoranza. Nel giorno in cui avveniva la Discesa dello Spirito Santo, le chiese venivano addobbate con papaveri, e i bambini portavano fiori e petali sparsi durante la processione. Poi venne il sacerdote con i doni sacri. Nel XVI secolo apparve un trattato del medico Theodorus Jacobus che avvertiva di non consumare eccessivamente i semi del fiore e le sue altre parti.

Nuovo tempo

Si credeva che non per niente i papaveri rossi crescessero sui campi di battaglia. Presumibilmente simboleggiano il sangue dei soldati morti. Ciò sembrava molto plausibile nei tempi successivi alla prima guerra mondiale nelle Fiandre. Poi, dopo la sepoltura dei soldati morti, i campi diventarono improvvisamente scarlatti. In quel periodo la professoressa Moina Michael trasformò il papavero in un simbolo di carità. Vendeva fiori e donava il denaro ai veterani di guerra e ai disabili.

Fiore scarlatto oggi


E oggi il papavero rosso di cosa è simbolo? Ad esempio, fino ad oggi questo fiore è l'emblema della Legione britannica. Ogni anno in autunno vengono venduti fiori artificiali in ricordo dei caduti nei conflitti armati e nelle due guerre mondiali. In Ucraina, ad esempio, il papavero è associato alla fertilità e agli spazi aperti e infiniti. I petali venivano cosparsi sui pani nuziali affinché gli sposi avessero salute e molti figli. Anche in questo Paese il papavero rosso è simbolo della Vittoria e recentemente si è deciso di utilizzarlo in tutte le manifestazioni ufficiali.

Tatuaggio con un fiore scarlatto

Tutti sanno che i fiori raffigurati sul corpo sono di grande importanza. Cosa significa il papavero rosso in questo caso? Un tatuaggio con questo fiore è sempre stato associato alla morte o al sonno. E questi due concetti sono troppo vicini tra loro, ad esempio il sonno letargico spesso duplica lo stato di morte, è così difficile distinguerli. Tutto questo è molto strano e la gente pensa da decenni a risolvere il mistero.

Un altro significato di un tale modello sul corpo è verità, devozione, fedeltà. Quando decidi di decorare il tuo corpo con i semi di papavero, pensa se ne vale la pena. Non importa quale significato tu stesso attribuisci al disegno, ci saranno sempre alcuni segreti e significati a noi sconosciuti.

Conclusione

Come vediamo, la storia è ricca non solo di eventi, ma anche di leggende e credenze così importanti sul significato dei fiori. Ogni nazione ha interpretato questo bellissimo fiore a modo suo; i significati non solo sono diversi per tutti, a volte addirittura si contraddicono a vicenda. Soffermiamoci sul fatto che questo è un simbolo di felicità, giovinezza e fertilità! Crediamo nel meglio: ciò significa che accadrà!

Papavero rosso (simbolo)

Questo termine ha altri significati, vedi Papavero rosso. Fiore di papavero sul risvolto di una giacca

Papavero rosso(Inglese) Ricordo del papavero, che significa papavero autoseminante) è un simbolo della memoria delle vittime della prima guerra mondiale e, successivamente, delle vittime di tutti i conflitti armati militari e civili dal 1914.

Storia e significato

Francobollo statunitense del 1948 dedicato a Moina Michelle

Il colore del papavero appare per la prima volta come simbolo nella poesia “In Flanders Fields” (1915) del medico militare canadese John McCrae, che inizia con parole che nella traduzione russa suonano così:

Nei Flanders Fields tra le croci
Il vento scuote filari di papaveri

Testo originale(Inglese)

Nei campi delle Fiandre sbocciano i papaveri
Tra le croci, fila su fila

L'idea di utilizzare il papavero rosso come simbolo del ricordo è venuta a Moina Michel, insegnante presso l'Università della Georgia, negli Stati Uniti. Impressionata dal lavoro di McCrae, nel novembre 1918 scrisse la sua poesia, "We Will Keep the Faith", in cui giurò di indossare sempre un papavero rosso in memoria delle vittime della prima guerra mondiale. Dopo il 1918, Moina Michelle fu coinvolta nel sostegno finanziario ai veterani di guerra inabili. Per raccogliere i fondi necessari, Michael ha proposto di vendere papaveri artificiali di seta.

Il simbolo fu utilizzato per la prima volta dalla Legione americana per commemorare i soldati americani uccisi durante la prima guerra mondiale. È diffuso nei paesi del Commonwealth: la Gran Bretagna e le sue ex colonie, nonché il Nord America e l'Australia.

Utilizzo

Simbolo della memoria delle vittime dell'Ucraina, utilizzato dal 2014

In Ucraina

Il papavero rosso è stato utilizzato per la prima volta in Ucraina nel 2014 in occasione di eventi dedicati all'anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa.

Il disegno del papavero rosso ucraino è stato sviluppato su iniziativa dell'Istituto ucraino della memoria nazionale e della Compagnia televisiva nazionale ucraina; l'autore del simbolo è il designer di Kharkov Sergei Mishakin, l'opera è consentita per l'uso gratuito per scopi non commerciali.

L'immagine grafica è una sorta di allusione: da un lato simboleggia un fiore di papavero, dall'altro una traccia insanguinata di un proiettile. Accanto al fiore si trovano solitamente le date dell'inizio e della fine della Seconda Guerra Mondiale (1939 e 1945), così come lo slogan "Nikoli Znovu" (Rus. "Mai più").

Papavero

Classificazione scientifica Nome scientifico internazionale Sinonimi Specie tipo Specie
Papavero

Papaver somniferum L. - Papavero soporifero -
specie tipo del genere Poppy
ranghi intermedi
Superordine: Ranunculane Takht. ex Reveal, 1993
Ordine: Ranuncolacee
Famiglia: Papavero
Sottofamiglia: Papavero
Tribù: Papavero
Genere: Papavero

Papavero l.

  • Roemeria Medik. (1792)
  • Stylomecon G.Taylor (1930)
Papaver somniferum L. - Papavero soporifero
Vedi testo

Tassonomia
su Wikispecies

immagini
su Wikimedia Commons
È 18881
NCBI 3468
EOL 37668
LARGO SORRISO g:8801
IPNI 31704-1
Questo termine ha altri significati, vedi Papavero (significati).

Papavero(lat. Papaver) - un genere di piante erbacee della famiglia dei papaveri ( Papaveracee).

Descrizione botanica

Diagramma del fiore

Erbe annuali, biennali e perenni, solitamente con fusto sviluppato, meno spesso senza stelo. Le piante secernono una linfa lattiginosa di colore bianco, giallo o arancione.

Le foglie sono solitamente sezionate una o due volte, tre volte pennate, glabre o più spesso pelose e ispide.

I fiori sono grandi, solitari, solitamente rossi (bianchi o gialli sono meno comuni), su lunghi peduncoli o (nelle specie senza stelo) pedicelli, senza brattee, in alcune specie - in un'infiorescenza a pannocchia. Gli stami sono generalmente numerosi, con filamenti sottili o clavati alla sommità; antere da rotonde a lineari, occasionalmente con appendice capitata sul tessuto connettivo. Ovario di 3-22 carpelli, più spesso 4-10. I fiori sono impollinati dagli insetti e in alcune specie è possibile l'autoimpollinazione.

Il frutto è una capsula, corto-cilindrica, clavata, oblunga, obovata o sferica, sessile o improvvisamente ristretta in un corto peduncolo, uniloculare; la placenta sporge verso l'interno sotto forma di placche sottili; coperto superiormente da un disco piramidale, convesso o piatto, i cui raggi antiplacentari sono solitamente collegati da una membrana membranosa o coriacea in un disco monolitico. La scatola si apre attraverso i pori, direttamente sotto il disco. I semi sono piccoli, a rete cellulare, senza appendice. I semi maturi vengono lanciati a lunga distanza a seguito di una brusca rottura della capsula. Possono anche fuoriuscire dalle aperture della scatola nel vento, come il sale da una saliera.

Distribuzione ed ecologia

Il papavero si trova nelle zone fredde temperate, subtropicali e meno comuni.

La maggior parte dei papaveri cresce in luoghi aridi: steppe, semi-deserti, deserti, pendii montuosi rocciosi e asciutti.

Esistono circa 75 specie in Russia e nei paesi vicini, principalmente nel Caucaso e nell'Asia centrale.

Le specie più comuni sono il papavero autoseminante ( Papaver rhoeas L.), che cresce come un'erbaccia nei campi e lungo le strade, il papavero orientale ( Papavero orientale L.) - nelle zone forestali e subalpine delle montagne della parte meridionale della Transcaucasia, papavero dell'Olocausto ( Papaver nudicaule L.) - nelle steppe dell'Altai, della Siberia orientale e dell'Asia centrale.

Campo di papaveri in Turkmenistan

Significato e applicazione

Fin dall’antichità il papavero è stato coltivato come pianta ornamentale. I semi di papavero vengono utilizzati in pasticceria, cosparsi sui prodotti da forno e aggiunti anche all'impasto. Dai semi di questa pianta si produce anche l'olio tecnico adatto alla produzione della margarina.

In molti paesi il papavero soporifero, o papavero da oppio, viene coltivato da migliaia di anni. Papaver somnifero L.). Dalle sue capsule acerbe si ottiene l'oppio: succo di latte addensato, da cui si isolano morfina e codeina, che vengono utilizzati per la produzione di antidolorifici medici e sonniferi (papaverina, ecc.) E narcotici. L'oppio può essere ottenuto solo a mano, il che spiega il suo costo elevato. L'abitudine di fumare oppio si diffuse nel Medioevo nei paesi musulmani dell'Asia Minore. L'emergere di una tale tradizione è dovuta al fatto che la tradizione musulmana proibisce il consumo di alcol e il fumo di oppio in una certa misura ha sostituito il vino per i credenti. Dall'Asia Minore l'oppio si diffuse ulteriormente verso Oriente. La Cina divenne il principale consumatore di oppio. Nel 1820 il governo cinese vietò l’importazione dell’oppio. Ma l’Inghilterra, che importava oppio nei paesi orientali e ne ricavava grandi profitti, iniziò una guerra, chiamata “guerra dell’oppio”. La Cina, che perse la guerra, fu costretta a consentire nuovamente l’importazione di oppio. Di conseguenza, il fumo di oppio si è diffuso in Cina.

Il papavero soporifero è coltivato principalmente in Cina, India, Asia Minore, Asia centrale e Afghanistan. Per ricavarne l'olio, nelle regioni più settentrionali si coltiva il papavero da oppio. Gli alcaloidi dell'oppio si trovano apparentemente anche in altri tipi di papavero.

Produzione di semi di papavero in tonnellate. Dati per il 2004-2005
Dati FAOSTAT (FAO) Banca dati FAO, 14 novembre 2006.

ceco 54 821,00 62 % 36 418,00 53 %
Turchia 16 000,00 18 % 16 000,00 23 %
Francia 5 500,00 6 % 5 500,00 8 %
Germania 2 700,00 3 % 2 700,00 4 %
Ungheria 1 700,00 2 % 1 700,00 2 %
Austria 1 395,00 2 % 1 400,00 2 %
Romania 1 400,00 2 % 1 400,00 2 %
Olanda 1 500,00 2 % 1 300,00 2 %
Autorità Palestinese 2 400,00 3 % 1 000,00 1 %
Serbia e Montenegro 650 1 % 650 1 %
Altri paesi 485 1 % 485 1 %
Totale 88 551,00 100 % 68 553,00 100 %

Alcune specie del genere Poppy sono piante ornamentali preferite. Sono state sviluppate varie forme di giardino.

Divieto di coltivazione

In Russia, dal 2004, è vietata la coltivazione del “papavero da oppio (pianta della specie Papaver somniferum L.) e di altri tipi di papavero del genere Papaver contenenti sostanze stupefacenti”, per i quali l'articolo 231 del codice penale russo È prevista la federazione.

Tipi

papavero Sonnifero al papavero

Secondo le idee moderne, ci sono più di 50 specie nel genere Poppy:

  • Papaver aculeatum Thunb.
  • Papaver alboroseum Hulten - Papavero rosa bianco
  • Papaver alpinum L. - Papavero alpino
  • Papaver ambiguum Popov
  • Papaver amurense (N.Busch) N.Busch ex Tolm.
  • Papaver apulum Dieci.
  • Arenario Papaver M.Bieb. - Papavero di sabbia
  • Papaver argemone L. - Papavero argemone
  • Papaver armeniacum (L.) DC.
  • Papaver atlanticum (Palla) Coss. - Papavero atlantico
  • Papaver belangeri Boiss.
  • Papaver bracteatum Lindl. - Brattea di papavero
  • Papaver californicum A.Gray
  • Papaver canescens Tolm.
  • Papaver chibinense N. Seme.
  • Papaver czekanowskii Tolm.
  • Papaver dahlianum Nordh.-->
  • Papaver dubium L. - Papavero dubbioso
  • Papaver fugax Poir.
  • Papaver glaucum Boiss. &Hausskn. - Grigio papavero
  • Papaver guerlekense Stapf
  • Papaver hybridum L. - Papavero ibrido
  • Papaver labradoricum (Fedde) Solstad & Elven
  • Papaver laestadianum Nordh.
  • Papaver langeanum Tolm.
  • Papaver lapeyrousianum Gutermann ex Greuter & Burdet
  • Papaver lapponicum (Tolm.) Nordh. - Papavero della Lapponia
  • Papaver lasiothrix Fedde
  • Papaver lateritium K.Koch
  • Papaver leiocarpum Popov
  • Papaver lujaurense N.Semen.
  • Papaver mcconellii Hultén
  • Papaver nudicaule L. - Papavero cavo
  • Papaver ochotense Tolm.
  • Papaver orientale L. - Papavero orientale
  • Papaver pavoninum Fisch. & C.A.Mey. - Papavero pavone
  • Papaver pinnatifidum Moris
  • Papaver popovii Sipliv.
  • Papaver pseudo-orientale Medw.
  • Papaver purpureomarginatum Kadereit
  • Papaver pygmaeum Rydb.
  • Papaver pseudo-orientale (Fedde) Medw. - Falso papavero orientale
  • Papaver radicatum Rottb. - Papavero polare
  • Papaver rhoeas L. - Papavero Samosa
  • Papaver rubro-aurantiacum Lundstr. - Papavero rosso-arancio
  • Papaver rupifragum Boiss. & Reut.
  • Papaver schamurinii V.V.Petrovsky
  • Papaver setosum Peschova
  • Papaver somniferum L. typus - Papavero dormiente o papavero da oppio
  • Papaver tolmachevii N.Seme.
  • Papaver walpolei A.E.Porsild
  • Papaver chakassicum Peschkova - Papavero Khakassiano
  • Papaver umile Fedde
  • Papaver macounii Greene
  • Papaver macrostomum Boiss. & A.Huet - Papavero di grandi dimensioni
  • Papaver monantum Trautv. - Papavero a fiore singolo
  • Papaver oreophilum Rupr. - Papavero di montagna
  • Papaver persicum Lindl. - Papavero persiano
  • Papaver pilosum Sm.
  • Papaver schinzianum Fedde
  • Papaver spicatum Boiss. & Balansa
  • Papaver umbonatum Boiss.

Nella cultura

Il papavero occupa un posto speciale nelle tradizioni mitologiche e rituali balcaniche e slave. La maggior parte dei popoli associava questo fiore al simbolismo del sonno e della morte; nella mitologia greca, il papavero è un attributo di Hypnos, il dio del sonno, e di Nyukta, la Notte personificata. Era anche uno dei simboli di Demetra, la dea dell'agricoltura, a cui assomiglia uno dei soprannomi Mekona- “papavero” (Mekon, letteralmente: “papavero” è il nome del suo mitico amante): per la sua estrema fertilità, questo fiore veniva spesso associato alla fertilità nel folklore e nei rituali. Allo stesso tempo, questo attributo allude al legame della dea con il mondo dei morti: è la personificazione della Madre Terra, che dà alla luce tutti gli esseri viventi e accoglie i morti, la madre di Persefone, l'amante dei malavita. I romani credevano che il papavero fosse sacro a Cerere (analogo a Demetra), poiché cresce tra i cereali. Nelle leggende successive, il papavero è spesso associato al sangue innocentemente versato: si diffonde la credenza che i primi papaveri siano nati dalle gocce del sangue di Cristo crocifisso.

Orest Kiprenskij. Una ragazza con una corona di papaveri e un garofano in mano. 1819

Nella musica

Papaveri rossi come simbolo della memoria delle vittime della guerra

Articolo principale: Papavero rosso (simbolo della memoria) Fuori dall'Abbazia di Westminster a Londra nel Giorno della Memoria del 2002

Nel 1915, durante la prima guerra mondiale, il medico militare canadese John McCrae scrisse la poesia ormai ampiamente conosciuta In Flanders Fields, che iniziava con questi versi:

Nel 1915, ispirata da queste poesie, la professoressa americana Moina Michael rispose con la sua poesia:

Poi le è venuta l'idea di indossare dei papaveri rossi nel Giorno della Memoria in onore dei caduti della guerra. Fu lei la prima a indossarli, vendette i papaveri a dipendenti e amici e il ricavato andò in beneficenza. Successivamente, Madame Guerin dalla Francia, dopo aver visitato gli Stati Uniti, iniziò a produrre papaveri artificiali e a venderli a beneficio degli orfani e delle vedove. Nel 1921, la Lega franco-americana dei bambini vendette papaveri per aiutare gli orfani di guerra in Francia e Belgio. Questa tradizione si è diffusa in altri paesi, in particolare in Gran Bretagna.

Ora in alcuni paesi nel giorno dell'Armistizio c'è la tradizione di indossare boutonnieres a forma di papaveri rossi sul risvolto di una giacca, in un'occhiello o su altri capispalla. Questo è un segno di rispetto per le vittime della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Il denaro raccolto dalla vendita di questi fiori va a sostenere i veterani di varie guerre e le loro famiglie.

Cosa simboleggia il fiore del papavero?

Arsène Lupino

Una persona moderna "altamente istruita" non ha idea del linguaggio dei fiori, quindi non pensa a nulla. Solo "...per farmi l'iniezione e dimenticare...". In generale il papavero significa un simbolo molto ostile, non dovresti darlo ai tuoi amici (se capisci il linguaggio dei simboli) in nessun caso, il significato del regalo è: che tu possa morire “tesoro”, dalla serie tu arriverà presto, ed è ciò che ti auguro sinceramente. Questo è il fiore dell'eternità, il fiore dell'oblio e della morte. Ti hanno risposto che la guerra e il dio Hypnos, probabilmente è il caso iniziale o, più probabilmente, è secondario. Il papavero bianco è un simbolo del sudario funebre, la copertura dell'irrevocabilità - non di questo mondo, del veleno. il rosso è un invito a una guerra sanguinosa fino alla fine “vittoriosa” di uno degli schieramenti; i papaveri bianchi e rossi non vengono mai donati contemporaneamente, nemmeno ai nemici. In generale, se vuoi dimostrare a una persona che la odi ferocemente, dagli dei grandi papaveri rossi. Se vuoi dare un indizio che è tempo per te di guarire (moralmente e molto tempo fa), dagli dei piccoli papaveri bianchi o lilla.

Il fiore del papavero simboleggia la memoria, il sonno e il silenzio. Era l'emblema degli dei greci del sonno e dei sogni: Hypnos e Morfeo, poiché il fiore del papavero aiuta ad addormentarsi. In Gran Bretagna, il papavero bianco è un simbolo del ricordo di coloro che morirono nelle due guerre mondiali, mentre il papavero rosso, dicono gli inglesi, glorifica la guerra. Quindi, se vuoi dormire sonni tranquilli, scegli le tende per la tua camera da letto con sagome bianche o argento di un papavero in fiore: proteggeranno la tua pace e il tuo sonno.
Ma non confondere le immagini di un fiore di papavero e di una testa di papavero: una testa di papavero (soprattutto secca) significa incoscienza, follia, sonno mortale! Le moderne streghe greche, ad esempio, gettano mazzi di teste secche di papavero sulla soglia di qualcuno del mondo che vogliono morire, e nel sud della Bulgaria li gettano con la terra sulla bara in modo che il morto non si alzi. .

Emma

Fiore dei sogni: papavero
Fin dai tempi più antichi, tre sono stati i simboli con cui gli uomini decoravano i templi e gli utensili sacri più antichi e arcaici: un grappolo d'uva o foglie di vite (simbolo del vino), foglie o coni di luppolo (birra) e un bellissimo fiore di papavero (simbolo del sonno e della morte). Gli antichi greci consideravano il papavero un attributo non solo del dio del sonno (Hypnos), ma anche del dio della morte (Thanatos). È noto che già gli antichi Egizi possedevano un sonnifero a base di semi di papavero, che lo utilizzavano come medicinale e a questo scopo coltivavano anche nei pressi della città di Tebe lo stesso tipo di papavero (Paver somniferum) che coltiviamo anche noi. Gli antichi non conoscevano le proprietà narcotiche del succo di papavero e lo utilizzavano solo come antidolorifico. Al giorno d'oggi, le proprietà curative del papavero sono diminuite, incapaci di resistere alla concorrenza degli analgesici sintetici. E il succo mortale di questo fiore, l'oppio, una fonte di eroina, morfina e altre droghe pericolose, è venuto alla ribalta. Ma il fiore non è colpevole di nulla. I colpevoli sono persone che hanno perso il senso delle proporzioni, che non sentono il confine tra la vita e la morte, e a volte sono semplicemente necrofili, fan di Thanatos...
Chiunque sia mai stato nel sud della Russia e abbia visto campi di grano punteggiati, come luci, da innumerevoli fiori di papavero rosso brillante, sarà senza dubbio d'accordo con me che questa è una delle immagini rurali più belle che si possano immaginare. Non c’è quindi da meravigliarsi che il papavero (Papaver rhoeas), come viene chiamato nella scienza questo tipo di papavero, abbia attirato l’attenzione dell’uomo già nell’antichità.
Già le antiche ragazze greche si innamoravano dei suoi fiori luminosi, strappavano i loro petali di raso e, posizionandoli su un cerchio formato dal pollice e dall'indice piegati della mano sinistra, lo colpivano con tutta la loro forza con il palmo. Il colpo era accompagnato da un rumore più o meno forte, il petalo si strappava, e dalla forza dello schiocco le giovani greche determinavano quanto il loro amante fosse innamorato di loro. Chiamavano questo gioco un gioco d'amore, e il fiore che più tradiva il segreto del cuore si chiamava dylephilon, una spia d'amore.
Il gioco è cambiato ancora di più in Francia. Qui i bambini giocano con i fiori di papavero, non tanto usando i loro petali come petardi, ma ricavandone delle bambole. Per realizzare una bambola del genere, i petali di papavero vengono piegati e legati con un filo d'erba. Quindi la scatola (testa) del papavero rappresenta, per così dire, la testa e il corpo della pupa, e i petali rivolti altrove rappresentano il suo vestito. Questa bambola è solitamente chiamata enfant du choeur, cioè il ragazzo che serve la messa nella chiesa cattolica romana, poiché il vestito di questi ragazzi è prevalentemente rosso.

MAGIA DEI FIORI. PAPAVERO - FIORE DEI SOGNI.

Citazione da ELENA_STOPKO
MAGIA DEI FIORI. PAPAVERO - FIORE DEI SOGNI.

Dove i fiori degenerano l’uomo non può vivere. (Hegel G.F.)



Oggi vi parlerò del meraviglioso papavero e del suo potere magico



Non conosco fiori più belli degli angeli,
Che si chiamano papavero rosso...
Non ho mai visto petali più teneri -
Lucido, come se fosse ricoperto di vernice...




Hai mai visto questo fiore sbocciare in primavera? All'alba, tra le foglie grigie ritagliate su un fusto irsuto, ondeggia al vento un grande bocciolo verde, anch'esso tutto irsuto in gocce di rugiada. E all'improvviso il bocciolo scoppia. Le tende verdi si aprono sempre di più e attraverso di esse è visibile una striscia rosa. Clic! Le tende sono cadute a terra e il vento non scuote più la scatola verde, ma come un pezzo di carta velina rosa accartocciata. Sii paziente: ora inizierà anche a prendere vita, a raddrizzare le pieghe. I petali diventano rossi sotto il sole e tu involontariamente vieni coinvolto in un meraviglioso miracolo: una coppa ardente di fuoco si apre sullo stelo e un carbone nero divampa nelle sue profondità.



Il papavero come simbolo

Nello Yorkshire, il papavero è chiamato “colpo cieco”, perché il colore rosso vivo del papavero è accecante, e “testa debole”, perché. il profumo dei suoi fiori mi fa venire il mal di testa.
In Provenza il papavero è considerato il fiore degli angeli, perché... viene utilizzato per decorare le chiese nel giorno della Discesa dello Spirito Santo. In questo giorno, i bambini vestiti da angeli camminano in processione davanti al sacerdote portando i Santi Doni e spargono fiori di papavero sulla strada davanti a lui.






Il papavero è stato a lungo considerato il fiore del sonno e dell'oblio, motivo per cui ha un tale significato nell'interpretazione dei sogni: se in un sogno inali l'aroma del papavero, in realtà diventerai vittima di falsa persuasione e adulazione . Se hai sognato un papavero in fiore, predice un periodo di piaceri incantevoli e attività piacevoli, ma tutto questo sarà molto instabile e fragile.
Se in un sogno hai visto semi di papavero o hai mangiato un piatto con semi di papavero, presto avrai un'opportunità che ti richiederà di mostrare la tua lungimiranza.



Il simbolo della Grande Madre, ovvero la Vergine Madre, la notte. Simboleggia la fertilità, la fecondità, l'oblio, l'ozio.
In molte zone si crede che i papaveri crescano sempre in abbondanza sui campi di battaglia. La base principale di questa credenza popolare era, ovviamente, il colore rosso sangue dei suoi fiori. Ma in realtà, l'abbondanza di papaveri qui è facilmente spiegabile dal fatto che di solito non è permesso al bestiame di pascolare in questi campi, per cui il papavero ha più tempo per maturare e, spargendo numerosi semi ogni anno, col tempo quasi ricopre completamente questi campi con i suoi fiori rosso vivo. La gente, però, è sicura che questi non siano fiori, questo è il sangue degli assassinati, che sale da terra e, trasformandosi in fiori di papavero insanguinati, chiede ai vivi di pregare per il riposo delle anime peccaminose dei morti.






Chi non ha visto fiorire i papaveri in un campo?
Non ha mai visto nulla.
Questo è un mare di luci, questi sono segni dallo spazio,
Questo è un carnevale luminoso, inebriante e fantastico
Nel campo, i papaveri scarlatti danzano nel vento
Danza calda - Flamenco - Zingari spagnoli.
In questo turbine di fuoco gli sciamani lanciano i loro incantesimi,
Un rituale ultraterreno è avvolto da un terribile segreto
E una fiamma luminosa infuria sul campo,
Onde viola galleggiano nel vento
E il miraggio sulle onde ci dipinge un quadro,
Una vela scarlatta su una goletta che si apre mentre si muove
I papaveri rossi sono un miracolo della natura
Dalle lacrime di Afrodite sorsero
Così vive e ci regala la leggenda
Fiori preferiti, speranze di luci




Origine del papavero
Gli antichi greci credevano che questo fiore fosse stato creato dal dio del sonno Hypnos per Demetra quando era così stanca alla ricerca della figlia scomparsa Persefone, che era stata rapita da Ade, il signore degli inferi dei morti, da non poter più garantire la crescita del pane. Allora Ipno le diede dei semi di papavero affinché potesse addormentarsi e riposare.
Persefone veniva talvolta raffigurata con un papavero - veniva immaginata intrecciata con ghirlande di fiori di papavero - come simbolo della pace che scendeva sulla terra in questo momento.
Secondo l'antica leggenda romana, è cresciuto dalle lacrime di Venere, che ha versato dopo aver appreso della morte del bellissimo giovane Adone.




Un'altra leggenda dice che la dea Flora creò il papavero per compiacere in qualche modo una notte solitaria e triste.
Tutti erano contenti dei fiori con cui Flora decorava la terra. E solo una notte non fu felice: vagò, avvolgendo la testa in un velo nero. Ha provato a usare stelle e lucciole per dissipare l'oscurità, ma alla gente ancora non piaceva. E la Notte chiese a Flora: "Dammi fiori tali che quando la gente li vedrà, comincerà ad amarmi...". E poi Flora le ha regalato i papaveri.



Papavero e divinità
Questo fiore è un attributo di Hypnos. Era raffigurato come un giovane sdraiato o seduto o come un angelo con le ali abbassate, che portava teste di papavero tra le mani, a volte con una corona di teste di papavero in testa.
"Il bellissimo e giovane dio del sonno Hypnos. Vola silenziosamente sulle sue ali sopra la terra con le teste di papavero tra le mani e versa una bevanda soporifera dal suo corno. Tocca delicatamente gli occhi delle persone con la sua meravigliosa verga, chiude silenziosamente le palpebre e immerge i mortali in un dolce sonno. Potente è il dio Hypnos, né i mortali, né gli dei, e nemmeno lo stesso Zeus tonante possono resistergli: e Hypnos chiude i suoi occhi minacciosi e lo immerge in un sonno profondo..."
Era un attributo del dio della morte - Thanatos, quindi era raffigurato come un giovane con una corona di papaveri, ma con ali nere, in una veste nera e che spegneva una torcia accesa capovolta.



Intorno alla casa di Morfeo c'erano fitti boschetti di papaveri in fiore, e in ognuno di essi giacevano sogni leggeri che inviava alle persone. I sogni erano molto diversi, perché in una sola scatola di papavero ci sono quasi trentamila piccoli semi. Ecco perché il papavero non è rimasto solo il fiore dei sogni, ma è diventato anche un simbolo di fertilità.
Il tempio e la statua della dea della fertilità e del matrimonio - Hera (Giunone) sull'isola di Samo erano decorati con teste di papavero.
La dea delle messi, Cerere, veniva sempre raffigurata con un papavero in mano. Venivano tessute ghirlande di fiori di papavero e spighe di grano per decorare le sue statue. Spesso la dea stessa veniva chiamata Mecona (dal greco mecon, makon - papavero).



Il papavero è in parte associato all'antica dea greca dell'agricoltura Demetra (per i romani - Cerere) e sua figlia Persefone (Proserpina) - come simbolo del sonno invernale della natura.
I cristiani hanno preso in prestito alcuni aspetti di questa tradizione, facendo del papavero rosso un simbolo del “sonno della morte” e del sacrificio di sé, personifica la sofferenza di Cristo.





I papaveri non conoscono la tristezza.
Allungarono la testa verso il sole.
Ondeggiano con il vento,
Come i dolori e le preoccupazioni si addormentavano,
Solo gli uccelli cantano nel cielo...
Papaveri rossi in un campo verde,
Deliziano l'anima e il cuore.
Penso che tutti lo conoscano:
Le porte del Paradiso si stanno aprendo.
I papaveri sono meravigliosamente sparsi sul campo
Si canta una giornata gioiosa
Chi ha creato questa immagine miracolosa?
I papaveri non conoscono la tristezza.
I papaveri rossi portano gioia,
Mi sorridono teneramente.
Nel campo verde c'è il conforto dell'alba,
La vita, come il cielo, è sconfinata!
Raccoglierò papaveri rossi nel campo,
Me li stringerò al cuore con la mano.
Prenderò l'erba a piedi nudi...
Mi sento così bene! Non lo nasconderò!




Applicazione magica
Il papavero, come tutti i fiori di campo, è dotato di capacità straordinarie. Dopotutto, come sai, gli spiriti vivono nei fiori di campo.
I profumi floreali sono entità speciali. Possono essere gentili e non molto gentili. Possono essere cattivi e fuorvianti. I profumi floreali possono aiutare in molti sforzi. Pertanto, quando cammini attraverso una radura dove crescono i fiori di campo, cerca di non dimenticare ciò che è inaccessibile all'occhio comune.
Devi stare molto attento quando usi il papavero nella magia, poiché i risultati potrebbero non essere sempre quelli che ti aspetti.



I semi di papavero sono usati nella magia dell'amore. I semi di papavero vanno raccolti con le proprie mani la sera, nella notte di Luna crescente. I semi di papavero dovrebbero essere raccolti nel palmo della mano destra. Per il rituale non è possibile raccogliere semi di papavero in nessun contenitore o sacchetto. La sera stessa portate a casa i semi e divideteli in tre parti. Impastare la pasta lievitata normale. Prepara tre panini ai semi di papavero. Cuocere i panini e lasciarli fino al mattino. È consigliabile che i panini ai semi di papavero siano vicini alla testata del letto. Il giorno dopo, vai dal tuo prescelto con i panini. Mangia un panino tu stesso, il tuo amico dovrebbe mangiare il secondo. E dividi il terzo panino e mangialo a metà. Devi compiere tutte le azioni con buon cuore.
Porta alcuni semi di papavero in tasca per attirare l'amore.







L'hanno fatto piovere all'angolo dove giaceva una donna in travaglio con il suo neonato (cechi, slovacchi).
Nelle cerimonie nuziali, lo versavano nella calza della sposa (regione di Voronezh) e portavano con sé agli sposi una testa di papavero per proteggerli dagli stregoni e dal malocchio.
Cospargevano semi di papavero nella stalla e attorno alla stalla con la frase: “Chi raccoglierà questa strega (papavero bianco) toglierà le spore alla mia mucca”; dopo il parto, hanno inondato la mucca e il vitello con le stesse parole (Polesie, Transcarpazia, Slovacchia, Croazia).



Il corno della mucca partorita veniva forato, vi veniva versato il papavero benedetto e veniva battuto con un piolo di pioppo; Al corno destro della mucca era legato un fascio di incenso e semi di papavero. (Ucraina).
La vigilia di Natale, i proprietari giravano per il cortile con pane natalizio, miele e semi di papavero e li cospargevano fittamente vicino alla stalla, "affinché tu, che li hai scelti, non potessi arrivare al punto di magrezza". (Ucraina)
Secondo la leggenda, se si cosparge una casa con semi di papavero, tutte le macchinazioni delle streghe saranno inefficaci. Solo per questo dovrà essere consacrato a S. Macovia, cioè nel giorno dei martiri Maccabei, il 1 agosto.
Il papavero proteggeva anche le persone e il bestiame dai serpenti: alla vigilia delle vacanze annuali seminavano e fumigavano la capanna con semi di papavero, posizionandola sulla finestra in modo che i serpenti non entrassero in casa; Lo spruzzavano sulla mucca per evitare che venisse morsa da un serpente. Nella Repubblica Ceca veniva usato la vigilia di Natale: davano da mangiare alle galline per ottenere tante uova quanti erano i semi di papavero che la gallina beccava.



Le persone hanno anche provato a guardare al futuro con l'aiuto del papavero, ad esempio:










I papaveri sono così belli

Citazione dal messaggio di Parashutov Leggi per intero Nel tuo libro o nella tua community!
FIORI NEL DIPINTO - PAPAVERI (PARTE 36 - TUTTO SUI PAPAVERI E GALLERIA "DONNE CON PAPAVERI")
Sì, le passeggiate attraverso le gallerie online e i siti web di musei e artisti hanno dimostrato che il tema del papavero è quasi inesauribile! Cosa attrae gli artisti verso questo fiore fragile e di breve durata? La sua bellezza? Questo può essere definito fiori più belli, delicati e lussuosi! Il suo simbolismo e le sue immagini nel presentare il tema del dipinto? E cosa possiamo dire delle semplici nature morte, il cui nome è legione! No, certo, anche sulla tela la vista di un campo di papaveri è affascinante (chi ha visto un campo del genere nella realtà mi capirà!). E poi, per le persone della mia generazione, i papaveri non sono più associati ai dipinti di Manet, ma alla canzone di Antonov, dove i papaveri sono “l’amaro ricordo della guerra”. E il fatto che il papavero sia un fornitore di farmaci dovrebbe generalmente allontanare le persone dal fiore! Ma ammiriamo ancora i papaveri sia nella vita che nella pittura, come se ci addormentassimo sotto ipnosi.
A proposito, di recente ho scoperto un sito con interessanti leggende sui fiori. Ho imparato molto anche dalla storia dei papaveri. E affinché tu non ti annoi solo leggendo la citazione dell'articolo, presento una raccolta di nuovi dipinti sui papaveri, che ho chiamato "La signora ei papaveri".

Robert Vonnoch Ragazza con papaveri 1888
Continuiamo?
Il papavero è un'immagine mitopoietica - un segno di sonno e morte, e anche di fioritura - di una bellezza senza precedenti, anche un simbolo di giovinezza immutabile e fascino femminile.
Nello Yorkshire, il papavero è chiamato “colpo cieco”, perché il colore rosso vivo del papavero è accecante, e “testa debole”, perché. il profumo dei suoi fiori mi fa venire il mal di testa. In Provenza il papavero è considerato il fiore degli angeli, perché... viene utilizzato per decorare le chiese nel giorno della Discesa dello Spirito Santo. In questo giorno, i bambini vestiti da angeli camminano in processione davanti al sacerdote portando i Santi Doni e spargono fiori di papavero sulla strada davanti a lui.

Laimonas Šmergelis Angelo nel campo di papaveri
Qui in Russia, sebbene i fiori di papavero non abbiano un significato speciale nelle festività religiose, le cupole delle chiese sono spesso chiamate papaveri d'oro, e Mosca, a causa del gran numero delle sue chiese ai vecchi tempi, era addirittura costantemente accompagnata dall'epiteto popolare "d'oro" papaveri”.
Qui, ovviamente, il nome corona si riferisce più alla parte superiore della testa, che solitamente chiamiamo “corona, papavero”; tuttavia, in molti detti e canzoni russe si osserva anche un certo simbolismo derivante dalla somiglianza della testa del papavero con la nostra testa.

Albert Jabbarov Maki
Questo simbolismo, tuttavia, esisteva già presso gli antichi greci, che chiamavano il papavero - kodeion, e la testa umana - kodeia, e soprattutto presso gli antichi romani, tra i quali Numa, al posto delle teste umane sacrificate in passato a Giove, iniziò sacrificare le teste dei papaveri.
La stessa cosa è accaduta con il brutale sacrificio propiziatorio delle teste dei bambini alla dea Mania, una creatura spettrale che sembrava avere un'influenza sulla vita dei bambini. Giunio Bruto sostituì le teste dei bambini con teste d'aglio e semi di papavero.

Hans Christiansen Appuntamento d'Amore 1900
Nelle Fiandre e nel Brabante i papaveri sono chiamati "sprokelloem" - "fiori fantasma", perché C'è la convinzione che non dovresti andare nei campi di papaveri perché i fiori ti succhiano il sangue.
In Cina i papaveri simboleggiavano la pensione, il relax, la bellezza, il successo; tuttavia, come fonte di oppio, decadimento e male.
La raccolta dei papaveri sembra essere il simbolo dell'impossibilità di realizzare qualcosa o, in generale, dell'enorme difficoltà.
Le proprietà soporifere del papavero erano ben note nell'antichità. Questo fiore è un attributo di Hypnos. Era raffigurato come un giovane sdraiato o seduto o come un angelo con le ali abbassate, che portava teste di papavero tra le mani, a volte con una corona di teste di papavero in testa.
Era un attributo del dio della morte - Thanatos, quindi era raffigurato come un giovane con una corona di papaveri, ma con ali nere, in una veste nera e che spegneva una torcia accesa capovolta. Il regno dei sogni di Morfeo era piantato di papaveri. Il tempio e la statua della dea della fertilità e del matrimonio - Hera (Giunone) sull'isola di Samo erano decorati con teste di papavero. La dea delle messi, Cerere, veniva sempre raffigurata con un papavero in mano. Venivano tessute ghirlande di fiori di papavero e spighe di grano per decorare le sue statue. Spesso la dea stessa veniva chiamata Mecona (dal greco mecon, makon - papavero).

Sconosciuto artista Ragazza con papaveri 1900
Il papavero è in parte associato all'antica dea greca dell'agricoltura Demetra (per i romani - Cerere) e sua figlia Persefone (Proserpina) - come simbolo del sonno invernale della natura. I cristiani hanno preso in prestito alcuni aspetti di questa tradizione, facendo del papavero rosso un simbolo del “sonno della morte” e del sacrificio di sé, personifica la sofferenza di Cristo.
In Grecia, il papavero era chiamato "dylephilon" - "spia dell'amore", perché le ragazze, strappandone i petali e disponendoli su un cerchio formato dal pollice e dall'indice piegati della mano sinistra, li colpivano con il palmo e determinavano con la forza dello schiaffo quanto il loro amante fosse innamorato di loro. Successivamente questa predizione del futuro divenne nota in Germania con il nome di "klatschrose" - "rosa flapper", solo che divenne un gioco da bambini.

William de Leftwich Signora in un campo di papaveri
Esistono diverse leggende associate all'apparizione del papavero. Gli antichi greci credevano che questo fiore fosse stato creato dal dio del sonno Hypnos per Demetra quando era così stanca alla ricerca della figlia scomparsa Persefone, che era stata rapita da Ade, il signore degli inferi dei morti, da non poter più garantire la crescita del pane. Allora Ipno le diede dei semi di papavero affinché potesse addormentarsi e riposare.
Persefone veniva talvolta raffigurata con un papavero - veniva immaginata intrecciata con ghirlande di fiori di papavero - come simbolo della pace che scendeva sulla terra in questo momento. Secondo l'antica leggenda romana, è cresciuto dalle lacrime di Venere, che ha versato dopo aver appreso della morte del bellissimo giovane Adone.
Secondo la leggenda buddista, i papaveri crescevano sul terreno toccato dalle ciglia del Buddha dormiente.

La notte di Salomone Simeone
Il papavero è stato a lungo considerato il fiore del sonno e dell'oblio, motivo per cui ha un tale significato nell'interpretazione dei sogni: se in un sogno inali l'aroma del papavero, in realtà diventerai vittima di falsa persuasione e adulazione . Se hai sognato un papavero in fiore, predice un periodo di piaceri incantevoli e attività piacevoli, ma tutto questo sarà molto instabile e fragile. Se in un sogno hai visto semi di papavero o hai mangiato un piatto con semi di papavero, presto avrai un'opportunità che ti richiederà di mostrare la tua lungimiranza. Il papavero è di grande importanza nella magia, dove veniva spesso utilizzato il papavero, che sboccia con fiori bianchi. È considerato un potente rimedio nella magia dell'amore; si ritiene che a questo scopo i semi debbano essere raccolti con la propria mano, la sera, nella notte di Luna crescente, e sempre nel palmo della mano destra. Secondo la leggenda, per attirare l'amore è necessario portare in tasca alcuni semi di papavero.

Lilla Perry Dama con papaveri 1915
Il papavero è un talismano contro vari spiriti maligni:
dal morto che cammina: lo misero nella bara di un defunto sospettato di essere uno stregone, lo versarono nella tomba e attorno alla tomba di un suicida, di un impiccato, di uno stregone, dicendo: “Allora tu entra in casa quando raccogli (conta, mangi) questo papavero” (Ucraina, Polonia) .
Tutta la casa era cosparsa di semi di papavero, sdraiati sul tavolo la vigilia di Natale, che camminavano al sole per impedire le visite del vampiro. Durante il corteo funebre, lo lanciarono dietro la bara e lo sparsero lungo la strada dalla casa al cimitero.
Ha anche la capacità di contrastare gli spiriti maligni: finché il demone non raccoglie molti semi di papavero sparsi, secondo la leggenda, non potrà spostarsi oltre e causare danni.
Protegge anche da stregoni, streghe e malocchio:
L'hanno fatto piovere all'angolo dove giaceva una donna in travaglio con il suo neonato (cechi, slovacchi).
Nelle cerimonie nuziali, lo versavano nella calza della sposa (regione di Voronezh) e regalavano agli sposi una testa di papavero per proteggerli dagli stregoni e dal malocchio.
Cospargevano semi di papavero nella stalla e attorno alla stalla con la frase: “Chi raccoglierà questa strega (papavero bianco) toglierà le spore alla mia mucca”; dopo il parto, hanno inondato la mucca e il vitello con le stesse parole (Polesie, Transcarpazia, Slovacchia, Croazia).
Il corno della mucca partorita veniva forato, vi veniva versato il papavero benedetto e veniva battuto con un piolo di pioppo; Al corno destro della mucca era legato un fascio di incenso e semi di papavero. (Ucraina).
La vigilia di Natale, i proprietari giravano per il cortile con pane natalizio, miele e semi di papavero e li cospargevano fittamente vicino alla stalla, "affinché tu, che li hai scelti, non potessi arrivare al punto di magrezza". (Ucraina)
Secondo la leggenda, se si cosparge una casa con semi di papavero, tutte le macchinazioni delle streghe saranno inefficaci. Solo per questo dovrà essere consacrato a S. Macovia, cioè nel giorno dei martiri Maccabei, il 1 agosto.
Il papavero proteggeva anche le persone e il bestiame dai serpenti: alla vigilia delle vacanze annuali seminavano e fumigavano la capanna con semi di papavero, posizionandola sulla finestra in modo che i serpenti non entrassero in casa; Lo spruzzavano sulla mucca per evitare che venisse morsa da un serpente. Nella Repubblica Ceca veniva usato la vigilia di Natale: davano da mangiare alle galline per ottenere tante uova quanti erano i semi di papavero che la gallina beccava.

Olga Okuneva Oppio 2008
Il papavero si riflette anche nell'arte popolare orale; su di esso sono stati inventati molti enigmi che riflettono le sue proprietà:
Cadde a terra morto, si alzò vivo da terra, lasciò cadere il berretto rosso e fece addormentare la gente. (Papavero)
C'è una quercia, piena di cereali, coperta da un berretto, inchiodata con un chiodo. (Papavero)
Lancio polvere da sparo e diventerà una città, Mosca Rossa, Lituania Bianca. (Papavero)
Settecento cosacchi sotto un unico berretto. (Papavero)
Crebbe e crebbe, strisciò fuori dal terreno e si staccò come un nastro scarlatto. le ragazze rosse lo adoravano. (Papavero)
La freccia è fatta in casa, si costruisce da sola, si fa da sola, sulla freccia c'è una città: settecento governatori, mille Bukharani, un centinaio di tartari. (Papavero)




Le persone hanno anche provato a guardare al futuro con l'aiuto del papavero, ad esempio:
Prendi un baccello secco, fai un piccolo foro e rimuovi i semi. Scrivi la domanda su un pezzettino di carta gialla. Metti il ​​pezzo di carta piegato in una scatola e posizionalo vicino al letto. All'alba imparerai la risposta alla domanda dal sogno profetico.
Se a mezzanotte del giorno di Natale ti trovi all'incrocio di due strade con un mortaio, ci versi dei semi di papavero e lo colpisci tre volte con un pestello, allora dai suoni ovattati che senti, puoi conoscere gli eventi del prossimo anno (Germania).

Passeggiata di Vicente Romero Redondo
Nonostante le sue proprietà benefiche, il papavero era considerato anche un fiore portafortuna:
Nell'Oxfordshire oggigiorno portare in casa i papaveri selvatici è considerato di cattivo auspicio, e alcuni dicono che sia meglio non raccoglierli affatto.
Il divieto della sua presenza in casa non è universale, ma la sua cattiva reputazione come pianta che causa piccoli problemi la accompagna in molte regioni.
Quasi ovunque i bambini dicono che se guardi dentro un baccello di papavero diventerai cieco, almeno temporaneamente.
Dicono che se un papavero viene premuto contro l'orecchio, provoca un forte dolore all'orecchio.
I semi di papavero hanno trovato il loro uso anche in cucina: ne ricavano un ripieno e lo aggiungono semplicemente ai prodotti da forno.

Lettera di Vicente Romero Redondo
Articolo tratto da qui.

Fin dai tempi più antichi, tre sono stati i simboli con cui gli uomini decoravano i templi e gli utensili sacri più antichi e arcaici: un grappolo d'uva o foglie di vite (simbolo del vino), foglie o coni di luppolo (birra) e un bellissimo fiore di papavero (simbolo del sonno e della morte). Gli antichi greci consideravano il papavero un attributo non solo del dio del sonno (Hypnos), ma anche del dio della morte (Thanatos). È noto che già gli antichi Egizi possedevano un sonnifero a base di semi di papavero, che lo utilizzavano come medicinale e a questo scopo coltivavano anche nei pressi della città di Tebe lo stesso tipo di papavero (Paver somniferum) che coltiviamo anche noi. Gli antichi non conoscevano le proprietà narcotiche del succo di papavero e lo utilizzavano solo come antidolorifico. Al giorno d'oggi, le proprietà curative del papavero sono diminuite, incapaci di resistere alla concorrenza degli analgesici sintetici. E il succo mortale di questo fiore, l'oppio, una fonte di eroina, morfina e altre droghe pericolose, è venuto alla ribalta. Ma il fiore non è colpevole di nulla. I colpevoli sono persone che hanno perso il senso delle proporzioni, che non sentono il confine tra la vita e la morte, e a volte sono semplicemente necrofili, fan di Thanatos...

Chiunque sia mai stato nel sud della Russia e abbia visto campi di grano punteggiati, come luci, da innumerevoli fiori di papavero rosso brillante, sarà senza dubbio d'accordo con me che questa è una delle immagini rurali più belle che si possano immaginare. Non c’è quindi da meravigliarsi che il papavero (Papaver rhoeas), come viene chiamato nella scienza questo tipo di papavero, abbia attirato l’attenzione dell’uomo già nell’antichità.

Già le antiche ragazze greche si innamoravano dei suoi fiori luminosi, strappavano i loro petali di raso e, posizionandoli su un cerchio formato dal pollice e dall'indice piegati della mano sinistra, lo colpivano con tutta la loro forza con il palmo. Il colpo era accompagnato da un rumore più o meno forte, il petalo si strappava, e dalla forza dello schiocco le giovani greche determinavano quanto il loro amante fosse innamorato di loro. Chiamavano questo gioco un gioco d'amore, e il fiore che più tradiva il segreto del cuore si chiamava dylephilon, una spia d'amore.

Dagli antichi greci questo gioco passò prima agli antichi romani, e da questi agli italiani, che lo praticano ancora oggi. Ne sono conservati echi anche in Germania, dove il papavero viene quindi spesso chiamato rosa di papavero (Klatschrose) e dove questo gioco è praticato anche ovunque, ma ha perso solo il suo significato predittivo e serve solo come divertimento per i bambini.

Il gioco è cambiato ancora di più in Francia. Qui i bambini giocano con i fiori di papavero, non tanto usando i loro petali come petardi, ma ricavandone delle bambole. Per realizzare una bambola del genere, i petali di papavero vengono piegati e legati con un filo d'erba. Quindi la scatola (testa) del papavero rappresenta, per così dire, la testa e il corpo della pupa, e i petali rivolti altrove rappresentano il suo vestito. Questa bambola è solitamente chiamata enfant du choeur, cioè il ragazzo che serve la messa nella chiesa cattolica romana, poiché il vestito di questi ragazzi è prevalentemente rosso.

Un altro uso nel divertimento dei bambini sono i fiori di papavero in Francia, anche in un gioco chiamato “galletto o gallina?”, in cui bisogna capire se un bocciolo di papavero non aperto contiene petali bianchi o rossi. Se i petali sono bianchi significa una gallina, se sono rossi significa un galletto. È abbastanza difficile indovinarlo, poiché, per un motivo che non è stato ancora spiegato, per qualche motivo i petali di questi boccioli a volte sono inizialmente bianchi, anche se in seguito diventano tutti ugualmente rossi.

Oltre a questi giochi per bambini, i fiori di papavero nei paesi cattolici sudoccidentali vengono utilizzati per decorare le chiese nel giorno della Discesa dello Spirito Santo. Ciò è particolarmente praticato in molte zone della Provenza, dove in questo giorno i bambini vestiti da angeli camminano in processione davanti al sacerdote portando i Santi Doni e cospargono il suo cammino di fiori di papavero.
Probabilmente è per questo che i fiori di papavero in Provenza sono chiamati anche fiori d'angelo.

Qui in Russia, anche se i fiori di papavero non hanno molto significato nelle festività religiose, le cupole delle chiese sono spesso chiamate papaveri d'oro, e Mosca, a causa del gran numero delle sue chiese ai vecchi tempi, era addirittura costantemente accompagnata dall'epiteto popolare "d'oro" papaveri”. Qui, ovviamente, il nome corona si riferisce più alla parte superiore della testa, che solitamente chiamiamo “corona, papavero”; tuttavia, in molti detti e canzoni russe si osserva anche un certo simbolismo derivante dalla somiglianza della testa del papavero con la nostra testa.

I piccoli russi, ad esempio, dicono questo: "La testa è come una testa, e in essa la mente è come un arco"; o in una canzone della Piccola Russia si canta:

“Avendo lasciato mio fratello,
E il cognato di Virny,
La testa rotolò
Quindi, come una makivochka.

Questo simbolismo, però, esisteva già presso gli antichi greci, che chiamavano il papavero “kodeion”, e la testa umana “kodeia”, e soprattutto presso gli antichi romani, per i quali Numa, al posto delle teste umane sacrificate anticamente a Giove , cominciò a sacrificare le teste delle teste di papavero. La stessa cosa è accaduta con il brutale sacrificio propiziatorio delle teste dei bambini alla dea Mania, una creatura spettrale che sembrava avere un'influenza sulla vita dei bambini. Giunio Bruto sostituì le teste dei bambini con teste d'aglio e semi di papavero.

È anche impossibile passare sotto silenzio la storia ben nota nella storia dell'antica Roma sulla cattura della città volsca - Gabius. Questo avvenne nel 515 a.C. e., durante il regno di Tarquinio il Superbo. Incapace di conquistare questa città né con la carestia né con l'attacco, Tarquinio escogitò un trucco. Il suo figlio maggiore, Sesto, fingendo che suo padre si fosse arrabbiato e lo avesse scacciato, fuggì dai Gabiani e promise di aiutarli nella lotta contro i romani. Il bonario e fiducioso Gabis non solo credette a questa storia, ma ebbe anche l'imprudenza di affidargli il comando di tutte le loro truppe. Quindi, dopo essersi assicurato il potere, Sesto mandò segretamente il suo fedele schiavo a Tarquinio per scoprire cosa avrebbe dovuto fare dopo, cosa fare? Quando arrivò il messaggero di Sesto, Tarquinio era nel giardino. Invece di rispondere alle domande poste da suo figlio, iniziò a passeggiare velocemente per il giardino e ad abbattere con un bastone tra le mani le teste di papavero più alte, che erano piantate in alcune aiuole del suo giardino. Ritornato da Sesto senza alcuna risposta, lo schiavo gli raccontò solo ciò che aveva visto. Ma a Sesto questo bastò. Capì che suo padre, abbattendo le teste dei papaveri più alti, voleva dire che Sesto avrebbe dovuto decapitare o uccidere tutti i capi dei Gabiani. Sesto fece questo e la città fu presa. Quindi anche qui le teste di papavero erano simbolo di teste umane.


Segnaliamo inoltre che i fiori di papavero ricoprivano un certo ruolo anche presso gli antichi popoli italici (Etruschi, Pelasgi, ecc.). Secondo Otto Brunfels, prepararono varie pozioni con il papavero e con i suoi petali rossi fabbricarono un vestito per il loro dio dell'inferno - Dis, o Orcus, motivo per cui il papavero ricevette anche uno speciale nome latino "Orci tunica", cioè la tunica abbigliamento di Orco. Non è da questa antica usanza che abbiamo preservato l'usanza di vestire il diavolo sulla scena, e dietro di lui Mefistofele con un mantello rosso vivo?

Tornando ancora alla Piccola Russia, diciamo che il papavero nelle canzoni della Piccola Russia è spesso anche simbolo di bellezza e giovinezza.

Effetto soporifero del papavero

Il significato del papavero come pianta decorativa nei rituali popolari è grande, ma ha un significato molto maggiore nelle credenze e nei rituali popolari come pianta che ha un effetto ipnotico.

Il suo nome molto latino "papaver", che tradotto in russo significa vera (vera) pappa per bambini, indica che gli antichi conoscevano questa azione, poiché già nell'antichità si praticava un'usanza che, purtroppo, è ancora con noi È praticata dalle vecchie tate e da alcune balie per addormentare i bambini irrequieti aggiungendo semi di papavero al loro latte e al loro cibo in genere.

Non c'è niente da dire su quanto sia dannoso questo metodo per calmare i bambini, e ogni madre amorevole dovrebbe monitorare rigorosamente l'infermiera e la tata in modo che non osino farlo, altrimenti il ​​bambino potrebbe trasformarsi in un idiota, o almeno lui può avere tremori articolari o può comparire paralisi. In Inghilterra, nella contea del Sussex, ci fu addirittura un caso in cui un'infermiera, volendo calmare un bambino che la teneva sveglia la notte, gli diede così tanto sciroppo di papavero che il poveretto cadde in un sonno tale da non svegliarsi più rialzarsi, nonostante tutti gli sforzi possibili dei medici.

In passato, naturalmente, non sospettavano questo effetto dannoso dei semi di papavero, ma vedevano nel papavero solo un rimedio benefico inviato dalla Provvidenza, come risulta più chiaramente dalla seguente leggenda poetica sull'origine del papavero, sviluppatasi nel Medioevo.

La leggenda dell'apparizione del papavero

Era la prima primavera, quella primavera in cui il Signore creò sia le creature che le piante. Al Suo cenno apparve un fiore dopo l'altro, una creatura dopo l'altra. Tutta la terra ne era già ricoperta. La gioia e l'armonia regnavano ovunque. Animali e persone vivevano insieme in completa pace e dalla mattina alla sera non c'era altro che giubilo. Solo una creatura non condivideva la gioia generale, la felicità generale e vagava tristemente per la giovane terra: era notte. E per questo vagava così tristemente che ogni creatura sulla terra aveva il suo amico, e lei sola rimaneva sola. Inoltre, sentiva anche di essere l'unica creatura sulla terra alla quale gli altri si avvicinavano con riluttanza. Per quanto cercasse di dissipare la sua profonda oscurità con l'aiuto di stelle, insetti luminosi e altre fonti di luce, nascondeva comunque troppe bellezze della natura agli occhi incantati delle creature appena create e così spingeva involontariamente tutti lontano da se stessa. E quando il sole nascente, illuminandosi con i suoi raggi meravigliosi, ha deliziato tutti e ha causato la gioia generale, ha sentito la sua solitudine ancora più pesantemente e la sua stessa esistenza le è stata ancora più difficile. Essendo gentile e amorevole per natura, cercava una risposta al suo amore e, non incontrandola, si avvolse la testa in uno spesso velo per versare lacrime amare in solitudine...

I fiori finalmente notarono questo dolore e cercarono in ogni modo di addolcirlo e di portarle, al meglio delle loro deboli forze, quanta più gioia possibile. Ma cosa potevano offrirle come consolazione quelle povere cose, se non i loro meravigliosi colori e il loro profumo inebriante? E così molti di loro iniziarono a trattenere il loro profumo durante il giorno e a rilasciarlo solo di notte. E sebbene questa consolazione fosse, naturalmente, insignificante, la notte le sembrava comunque un po' meno solitaria: il profumo meraviglioso che si diffondeva ovunque le mostrava che, dopo tutto, c'erano delle creature che simpatizzavano con lei e volevano consolarla nel suo grave dolore.


Ma questa consolazione fu insufficiente, e la notte, alla fine, fuori di sé dal dolore, si precipitò ai piedi del trono dell'Altissimo e si rivolse a Lui con una preghiera:
“Dio onnipotente, vedi come sono felici tutte le creature che hai creato e come io solo vago senza gioia, solitario e non amato da nessuno sulla terra, non avendo nemmeno una creatura a cui poter raccontare il mio dolore. Il giorno luminoso fugge da me, per quanto mi sforzi di raggiungerlo con tutta l'anima, e proprio come lui, tutte le altre creature si allontanano da me... Abbi pietà, o Onnipotente, di me sfortunato, tempera mio dolore, creami un compagno, dammi un vero amico e compagno di vita!”

Il Signore sorrise quando ascoltò la supplica della notte e, avendo pietà di lei, creò un sogno e glielo diede come compagno. La notte accettò con gioia tra le sue braccia questa cara amica e da allora iniziò per lei una nuova vita. Ora non solo non si sentiva più sola, ma ovunque veniva accolta con gioia, poiché il sonno benefico che l'accompagna costantemente è il preferito di tutti gli esseri viventi sulla terra ed è atteso con impazienza come pace e relax. Presto si unirono a lei altre nuove creature carine: i figli della notte e del sonno - sogni e fantasticherie. Insieme alla notte e al sonno, si sparsero per tutta la terra e divennero ovunque gli stessi graditi ospiti dei loro genitori.

Tuttavia, non passò molto tempo prima che le persone che all’inizio erano semplici e sincere cambiassero. Le passioni si risvegliarono in loro e le loro anime divennero sempre più oscure. E poiché i bambini nella cattiva società si viziano facilmente, qui è accaduta la stessa cosa: alcuni sogni, essendo entrati in stretto contatto con persone malvagie, sono diventati frivoli, ingannevoli e ostili. Il sogno notò questo cambiamento nei suoi figli e voleva allontanarli da sé, ma le sorelle e i fratelli li difesero e cominciarono a chiedergli: “Lasciateci i fratelli e le sorelle colpevoli, non sono così cattivi come sembrano; Vi promettiamo che lavoreremo insieme per correggerli non appena andranno fuori strada”. Il padre ha risposto con consenso alla richiesta dei bambini, e nella loro comunità sono rimasti sogni pesanti e cupi, che però, sorprendentemente, come ha dimostrato l'ulteriore esperienza, sono quasi sempre custoditi solo da persone malvagie che sembrano attirarli a sé.

Nel frattempo, l’umanità peggiorava sempre di più e la sua vita diventava sempre più dura. Un giorno, una delle persone completamente deteriorate giaceva nel mezzo di una notte meravigliosa in un prato profumato di aromi meravigliosi. Il sonno e i sogni si avvicinavano a lui, ma i suoi peccati impedivano loro di avvicinarsi. Un pensiero terribile sorse nella sua anima: uccidere suo fratello. Invano il sonno gli cospargeva gocce di tranquillità con la sua bacchetta magica, invano i sogni lo cullavano con le loro immagini eterogenee: lo sfortunato si sottraeva sempre più alla loro benefica influenza. Quindi il sogno chiamò i suoi figli e disse: "Se è così, allora voleremo via da lui, bambini - non è degno dei nostri doni!" - e volarono via.
Tuttavia, un fallimento così senza precedenti irritò notevolmente il suo sonno e, essendo volato a lunga distanza dalla persona che aveva disobbedito alla sua influenza, non riuscì a calmarsi per molto tempo; soprattutto non voleva perdonare la sua bacchetta magica per l'impotenza che aveva dimostrato e, con rabbia, alla fine la conficcò nel terreno. Intanto i sogni che gli vorticavano intorno, giocando, appesero a questa asta quelle immagini leggere, ariose, colorate che volevano ispirare allo sfortunato che li aveva allontanati da sé.

La notte ha visto tutto questo. Si rese conto dell'errore del sogno e, avendo pietà della verga innocente, le diede vita in modo che potesse mettere radici. E la verga, conservando il potere di indurre il sonno, divenne verde e si trasformò in una pianta, e i doni dei sogni che la ricoprivano si trasformarono in bellissime foglie variamente tagliate. Questa pianta era il papavero”.


Versione della leggenda sull'apparizione del papavero di Paolo Mantegazzi

Paolo Mantegazzi racconta diversamente nei suoi racconti la leggenda sull'origine del papavero. Secondo lui è andata così:

“Un giorno il Signore scese sulla Terra per scoprire se era soddisfatta della vita che una volta le aveva piantato e se c'erano creature offese tra coloro che vivevano su di lei? La Terra lo ha accolto con gioia, ma gli ha sottolineato diversi fenomeni che deprimono tutte le creature e tutte le piante: in primo luogo, il bisogno di mangiarsi a vicenda, per cui l'intera Terra è come un enorme mattatoio, dove gli erbivori divorano le piante, i carnivori mangiano erbivori e l'uomo - tutti e tutto, essendo a sua volta distrutto, come per scherno, dalla più piccola di tutte le creature - i microbi; in secondo luogo, alla morte, che distrugge senza pietà tutto ciò che è caro sulla Terra, distrugge tutti i piani più meravigliosi e porta via la felicità della più alta delle creature create sulla Terra: l'uomo, che, nonostante l'elevata intelligenza che gli è stata data, è equiparato con le creature più basse, stupide e insensate; e, infine, in terzo luogo - nella cosa più terribile - in quelle innumerevoli sofferenze e in quel terribile dolore che sono sparsi ovunque sulla Terra. Per una persona allegra e contenta, ce ne sono centinaia di infelici; in risposta a una gioia, si sentono centinaia di singhiozzi. Una persona nasce nella sofferenza e nella sofferenza, circondata da persone tristi e piangenti, muore. E quei pochi che possono ritenersi felici, gustando il calice della gioia, trovano nascosta in essa la paura della morte, e la paura non è la stessa sofferenza?
Alle prime due istruzioni, il Signore ha risposto che la distruzione reciproca delle creature e la morte sono una legge di miglioramento necessaria e che le creature che abitano la Terra non sono in grado di comprenderle solo a causa della loro miopia e dei limiti della loro mente. Tutte le creature del mondo, dalle più piccole alle più grandi, dalle più deboli alle più forti, dalle più stupide alle più intelligenti, sono solo organi, solo cellule di un unico immenso organismo. Si scambiano succhi e forze tra loro, in modo che l'uno aiuti l'altro, prendendo e dando allo stesso tempo. La morte è solo il riposo di chi è stanco e affaticato e la culla della nuova vita emergente.
Quanto alla terza indicazione della Terra, il Signore, sospirando pesantemente, ci pensò profondamente. Tuttavia, non ha cambiato la sua decisione precedente e ha detto solo: “La tua verità, Terra, hai troppo dolore, ma ho messo una scintilla della Mia onnipotenza nell’uomo, e durante i molti millenni che dovrà ancora esistere, imparare come affrontare questo dolore." superarlo e come riprendersi da esso. Voleva essere libero, quindi lasciamogli ora sopportare tutte le conseguenze di questa libertà che desiderava”.
Ma, Signore,» gli obiettò allora la Terra, «prima che venga questo lontano giorno di guarigione, dona all'uomo almeno un po' di aiuto; dagli almeno qualche mezzo per calmarsi in modo che il dolore non sia così doloroso, duraturo e mortale!
Allora il Signore ci pensò un po' di più e diede alla Terra minuscoli chicchi e ordinò che fossero sparsi sui campi coltivati ​​e lungo le strade lungo le quali cammina la gente.
La terra li ha dispersi - e il nostro papavero è cresciuto, che d'ora in poi sboccia i suoi fiori variegati e luminosi tra i campi di grano, sulle strade e nei prati dove riposano le persone. Come una luce brillante, risplende tra le spighe gialle del grano e le piante verdi e invita a coglierla e ad approfittare delle sue proprietà curative e antidolorifiche.
E da allora, questa pianta miracolosa ha lenito la sofferenza mentale, lenito il dolore fisico e reso la vita più sopportabile...”

Queste sono le leggende sull'origine del papavero sorte in tempi più vicini a noi. Ma, come abbiamo visto, anche gli antichi greci conoscevano l'effetto ipnotico del succo di papavero, e quindi avevano anche una loro leggenda sull'origine del papavero, e tra loro svolgeva un ruolo importante nei rituali e nelle usanze. Credevano che fosse nato dalle lacrime di Venere, che lei versò dopo aver appreso della morte del suo caro Adone, e lo consideravano un attributo necessario del dio del sonno - Hypnos e di suo fratello, il dio della morte - Thanatos. Di conseguenza, il dio del sonno veniva sempre raffigurato in essi come un giovane sdraiato o seduto o come un angelo con le ali abbassate, che portava teste di papavero tra le mani. A volte la sua testa era anche decorata con una corona di teste di papavero. Il dio della morte era anche raffigurato come un giovane con una ghirlanda di papaveri, ma con ali nere, in una veste nera e che spegneva una torcia accesa capovolta.

Allo stesso modo, gli antichi immaginavano sempre la dea della notte intrecciata con ghirlande di fiori di papavero - come simbolo della pace e del relax che discendevano sulla terra in questo momento, così come il dio dei sogni - Morfeo, anche la cui casa - il regno del sonno - era immaginata nella loro immaginazione piantata con piante di papavero.

Ovidio nelle sue affascinanti Metamorfosi descrive così questa dimora:
“L’ingresso della dimora è piantato con fiori di papavero e varietà di erbe, che rilasciano alla notte succhi soporifici, che poi sparge per il mondo immerso nell’oscurità... Qui intorno (Morfeo) in migliaia di specie diverse giacciono qui e lì si accendono i sogni, altrettanto numerosi, come le spighe nei campi, come le foglie nei boschi, o come i granelli di sabbia che il mare getta a riva”.


“Quando Morfeo”, dicevano gli antichi romani, “vuole far addormentare qualcuno o portargli sogni piacevoli, lo tocca solo con un fiore di papavero”.

Il papavero era anche dedicato alla dea del raccolto - Cerere, poiché cresceva sempre tra i cereali, che lei frequentava in ricordo del fatto che Giove le aveva dato semi di papavero per portarle sonno e pace dalla sofferenza mentale quando piangeva il suo Dio rapito dell'Inferno Plutone l'amata figlia Proserpina. Dai suoi fiori, insieme alle spighe di grano, si intrecciavano delle ghirlande, che venivano poi utilizzate per decorare le sue statue; i fiori le venivano offerti durante i sacrifici e i servizi cerimoniali e il papavero era generalmente considerato una pianta così piacevole per questa dea che la dea stessa veniva spesso chiamata "Mecona", dal nome greco del papavero - mekon, makon. Da qui, con ogni probabilità, il suo nome “papavero”. Sulle statue Cerere veniva sempre raffigurata con un papavero in mano.
Infine, anche la dea del cielo notturno, Persefone, che diffonde il sonno su tutta la terra, era raffigurata con un papavero.

In tutti questi casi, con la possibile eccezione della dea Cerere, il papavero era un simbolo dell'effetto ipnotico e del sonno personificato, e talvolta anche della morte... Chi fu il primo a notare l'effetto ipnotico del papavero, e chi fu il primo ad iniziare ad estrarre il succo da questa pianta - - non si sa con certezza. Si sa solo che già gli antichi Egizi avevano un sonnifero preparato con semi di papavero, che lo usavano come medicinale e a questo scopo coltivavano anche nei pressi della città di Tebe lo stesso tipo di papavero (Paver somniferum) che coltiviamo noi; è anche noto che gli antichi greci conobbero il suo effetto ipnotico solo 416 anni a.C. e.; che presso gli antichi romani l'uso di questa pozione di papavero era già molto diffuso e che questo succo, infine, anticamente veniva diviso in due varietà: oppio (opos - succo in greco) e meconio.

Tuttavia, non è stato difficile notare l'effetto soporifero del papavero: qualsiasi papavero, come sai, emette un odore inebriante piuttosto forte, dal quale puoi persino addormentarti. Di conseguenza, in Germania si credeva che chiunque si addormentasse in un campo di papaveri contraesse la malattia del sonno. Troviamo un racconto di questa credenza in una bellissima poesia del famoso poeta tedesco Uhland: “Mi fu detto come avvertimento che qualcuno che si era addormentato in un campo di papaveri veniva portato a casa immerso in un sonno profondo e pesante e che, quando si svegliava su, conservava tracce di una leggera follia: la sua famiglia e i suoi amici li scambiavano per fantasmi."

Un altro poeta tedesco, B. Sigismund, descrive l'odore emesso dal papavero. “Il profumo delle viole è dolce, il profumo delle rose è meraviglioso, il profumo dei chiodi di garofano è caldo come il vino speziato, ma emani un odore stupefacente, come le acque del fiume Lete, distruggendo i ricordi di una vita vissuta.”


Gli antichi Greci e Romani non conoscevano l'effetto fumante dell'oppio e lo usavano solo, come i nostri medici moderni, come analgesico e sedativo, e spesso accadeva che il paziente morisse per una dose troppo grande di questo medicinale.

Ma l'oppio cominciò ad essere usato soprattutto come medicinale nel Medioevo. A quel tempo, Carlo Magno nei suoi capitolari ordinò addirittura che i papaveri fossero coltivati ​​in ogni orto contadino e che al momento del pagamento delle tasse da ciascuna famiglia si dovesse contribuire con un quadruplo di papaveri. Di conseguenza, i casi di avvelenamento divennero più frequenti, tanto che il famoso medico medievale Tabernemontanus ritenne addirittura necessario scrivere un intero libro intitolato “Magsamensaft” (“Succo di semi di papavero”), dove, sottolineando il pericolo di uso eccessivo di questo narcotico, consigliato di usarlo solo in casi estremi, e ha rimproverato i medici per il fatto che, lasciati trasportare dalla rapida guarigione di questo rimedio, non pensano alle terribili conseguenze che minacciano i loro pazienti.

L'oppio continua ad essere utilizzato in medicina ai nostri giorni, ma più sotto forma di un alcaloide chimico da esso ottenuto: la morfina, scoperta nel 1804 dal farmacista di Hannover Serturner. Sotto la pelle viene iniettata la morfina, che calma i dolori più terribili e dolorosi. Ma l'abuso eccessivo di questa droga porta, come è noto, a conseguenze non meno disastrose, come l'abuso di oppio. I pazienti, trascinati dal suo benefico effetto analgesico, iniziano a iniettarselo così spesso che alla fine non riescono più a farne a meno, aspettano la sua iniezione, come ubriachi amari che aspettano la vodka. Queste persone che sono dipendenti dalla morfina sono chiamate morfinomani. Il risultato è, ovviamente, il più deplorevole. Per non parlare della carnagione grigio-verde che distingue queste persone, il loro corpo è ricoperto di terribili foruncoli, le loro capacità mentali si indeboliscono e si scuriscono gradualmente, e muoiono, trasformandosi in mezzi idioti. Tuttavia, l'effetto curativo di questo rimedio contro molte terribili malattie dell'umanità è così miracoloso, così benefico che non si può fare a meno di chiamarlo un guaritore divino e un calmante per tutti coloro che soffrono nell'anima e nel corpo.

L'oppio ha in alcuni casi un'altra proprietà utile: consolare la fame; ne troviamo un'applicazione pratica tra i musulmani durante il loro digiuno rigoroso, noto come Ramadan. Passando ora alla descrizione di un altro uso dell'oppio, il fumo, va detto che anche questa usanza è nata principalmente nei paesi musulmani, e principalmente in Arabia. Il fumo sostituiva, per così dire, il consumo di vino e, in generale, di ogni tipo di bevanda alcolica, proibito in questi paesi dalla legge di Maometto. E qui possiamo giustamente dire che se il diavolo fu sostituito da Belzebù, lo stesso accadde all’oppio, soprannominato dai maomettani “mash Allah”, cioè. dono del Signore, infatti, nelle sue disastrose conseguenze, è molte volte peggiore di qualsiasi vino. Fumarlo in poco tempo distrugge la salute e trasforma milioni di persone in semi-idioti e schiavi della propria passione.

Per comprendere tutto l'orrore di questo terribile veleno per l'intelletto, bisogna leggere le poesie di due famosi poeti inglesi: Coleridge e de Quince, che caddero nel potere di questa droga demoniaca, leggere della terribile lotta che intrapresero per liberarsi del suo potere, e tutti coloro il tormento che sperimentarono per la progressiva distruzione della loro salute.

Inizialmente, la Turchia e in parte l'Arabia furono coinvolte nella preparazione dell'oppio da fumare, ma poi l'India divenne il centro principale della sua fabbricazione, dove i commercianti, gli inglesi, realizzando tutti gli enormi vantaggi del commercio di questo veleno, iniziarono a diluirlo in enormi quantità destinate all'esportazione nei paesi maomettani e soprattutto in Cina, i cui abitanti, dopo aver assaggiato la dolcezza di questa affumicatura, ne divennero quasi completamente dipendenti, poco prima del 1740, durante il regno del presidente Weller e del colonnello Watson, i cui nomi potrebbe essere “famoso” nella storia per l’introduzione del più vergognoso dei traffici dopo la tratta degli schiavi.

Per i poveri venivano allestiti ovunque speciali affumicatori, chiamati dagli inglesi negozi di oppio. Furono necessariamente consentiti dal governo cinese dopo la perdita della vergognosa guerra dell’oppio contro gli inglesi, quando il governo cinese, ritenendo disastroso fumare oppio per il suo popolo, volle vietarne l’importazione. Gli inglesi vinsero e i cinesi dovettero sottomettersi.


Una caratteristica distintiva di un simile affumicatoio era un pezzo di carta gialla incollato all'ingresso, che serviva a filtrare l'oppio. Questo è sia un segno che un invito ad entrare. L'interno dell'affumicatoio ha qualcosa di ripugnante.
“Immagina”, dice Rambosson, “un fienile buio, cupo e umido situato quasi nel terreno, le cui porte sono chiuse a chiave e le finestre sono chiuse con persiane ben chiuse, e la cui unica illuminazione è appena tremolante delle lampade da oppio. Ovunque sono disposti letti portatili, ricoperti da stuoie e tappeti di paglia, destinati a servire quei fumatori che necessitano di una posizione orizzontale per assecondare i propri sogni. Entrando qui si resta soffocati dal fumo acre e irritante della gola dell’oppio”. In una sala fumatori di questo tipo puoi sempre incontrare dozzine di fumatori con tazze di tè in piedi davanti a loro. Alcuni, con gli occhi annebbiati e lo sguardo errante, sembrano vivere in un mondo completamente diverso, altri, al contrario, sono sorprendentemente loquaci e sembrano essere sotto l'influenza di una terribile irritazione.
I loro volti sono malaticci e pallidi; occhi infossati circondati da lividi; la lingua si confonde, le gambe si muovono appena e cedono, come quelle di un ubriaco. Alcuni giacciono lì, dissetandosi di tanto in tanto con il tè; altri ancora si muovono in qualche modo, agitando le braccia e gridando.
Se passate un po' di tempo in un simile affumicatoio, potrete vedere come a poco a poco tutti cadono in un sonno profondo, che dura, a seconda della quantità di oppio fumato e della natura del fumatore, dalle 2 alle 12 ore ed è accompagnato da una varietà di sogni, a seconda ancora della natura e della natura del fumatore, dell'umore del fumatore.

Svegliarsi da un sogno del genere è solitamente molto difficile: la testa sembra piombo, la lingua è bianca e gonfia, mancanza di appetito e dolore in tutto il corpo.
E così, proprio come gli ubriachi sentono il bisogno di superare i postumi di una sbornia, così i fumatori di oppio sentono il bisogno di stimolare nuovamente i propri nervi fumando oppio. Si accende di nuovo la pipa e fa di nuovo la stessa cosa. E così via all'infinito, come un alcolizzato.

Alla fine, o viene preso da un delirio folle, delirium tremens, che lo rende così pericoloso che, ad esempio, sull'isola di Giava, le autorità olandesi hanno dovuto emanare un decreto per uccidere tali fumatori pericolosi per la società, oppure è colpito da paralisi e, in generale, da tutte quelle terribili conseguenze di cui abbiamo parlato parlando dei morfinomani.

Il governo cinese ha combattuto costantemente, anche se le entrate apportate allo stato dal fumo sono molto elevate, poiché su ogni pipa negli affumicatoi viene riscossa una tassa. Il defunto Bogdykhan e Bogdykhansha adottarono le misure più energiche per sconfiggere questo male. I progressisti cinesi organizzavano letture pubbliche, scrivevano e mettevano in scena opere teatrali per il popolo, dove descrivevano con colori cupi i danni dell’oppio e la pietosa fine di coloro che ne sono dipendenti...

Eppure quanto è bello, quanto è incantevole il campo fiorito di questo veleno! Soprattutto in Cina. "Non riuscivo a distogliere lo sguardo", dice un viaggiatore che ha visto un campo del genere, "dal mare di fiori meravigliosi, luminosi come punti infuocati, rosa tenue, lilla pallido, bianco tenue. Mai in Russia ho visto una tale varietà di sfumature nei fiori di papavero, e mai nel nostro paese questi fiori sono stati così grandi e rigogliosi. Guardavo e mi sembrava che ogni fiore respirasse, vivesse, ridesse. Venne una brezza calda e i fiori cominciarono ad agitarsi e a raddrizzarsi di nuovo. E quando, incantato da uno spettacolo del genere, continuò a guardare questo campo incantevole, all'improvviso gli si presentò un altro spettacolo: l'ambientazione sgradevole di un affumicatoio popolare cinese con ampie panchine e persone mal vestite, quasi vestite di stracci, sdraiate su di esse. ..

Tutto ciò che è stato detto, tuttavia, non limita il ruolo del papavero nella vita umana. Anche i popoli antichi prestavano attenzione alla sua estrema fertilità, e quindi tra loro serviva anche come simbolo di fertilità. Pertanto, era un attributo costante di Hera (Giunone), la dea della fertilità e del matrimonio, il cui tempio e statua sull'isola di Samo erano sempre decorati con teste di papavero; e la dea del raccolto Cerere. Inoltre, Mercurio era raffigurato con un papavero, che lo teneva sempre nella mano sinistra.

A volte il numero di chicchi in una testa di papavero serviva come personificazione di un'intera città, cioè la fertilità del papavero era un simbolo della città, il che, notiamo, forse era molto facilitato dalla forma stessa della scatola del papavero , i cui ritagli in alto hanno una certa somiglianza con i bastioni delle città antiche.

Non so se un significato così simbolico di fertilità dietro il papavero sia stato conservato nel Medioevo, ma ai nostri giorni in molte parti della Germania c'è un'usanza che ne è in qualche modo un'eco: questa è l'usanza di versare semi di papavero nelle scarpe della sposa come augurio che non rimanesse senza figli. Echi di questa usanza si trovano anche nel nostro Grande Russo, così come negli indovinelli e nelle canzoni bielorusse e piccole russe, dove il papavero è spesso un riflesso del concetto di maternità. Quindi, il papavero è spesso scritto in questo modo: "Stai accanto al reggimento e quei reggimenti hanno settecento governatori" o "Uccidi 700 cosacchi con un kovpak". Il numero settecento che si trova qui si trova spesso anche nei nostri canti nuziali, dove esprime il numero dei boiardi o dei sensali, e in alcuni casi degli interi parenti.


Inoltre per noi il papavero, o per meglio dire il seme di papavero, è anche simbolo di tutto ciò che è piccolo, insignificante, e raccogliere papaveri sembra essere simbolo dell'impossibilità di realizzare qualcosa o, in generale, di enormi difficoltà. Quindi, ad esempio, una persona affamata, volendo mostrare il grado di fame, dice: "Non ho avuto una goccia di rugiada di papavero in bocca dalla mattina stessa"; oppure, volendo esprimere qualcosa di impossibile che è difficile anche da contare, dice: “Come cosparso di semi di papavero” (sparso), o “Mak-papavero” (finemente, spesso, fittamente).

Il papavero ha avuto un ruolo importante nei riti religiosi pagani dei nostri antenati. Un'eco di tali rituali è il famoso gioco del piccolo russo "Poppy", che è un rituale di semina dei papaveri da parte dei nostri antenati, o, per meglio dire, di tutte le verdure dell'orto in generale, della loro ulteriore crescita e, infine, della maturazione. Questo rituale era qualcosa come un incantesimo pagano, volto ad ottenere risultati favorevoli dalla semina del papavero e di altri ortaggi. Questo gioco è fatto così. Le ragazze, tenendosi per mano, formano un cerchio, al centro del quale uno dei giocatori si siede a terra. La danza rotonda gira e canta: “Usignolo - lascia cadere, lascia cadere (crack)! Perché sei andato alla gabbia, alla gabbia? Perché hai regalato il papavero? Oh, come brillano i papaveri!” Allo stesso tempo, o l'intero coro, o solo una ragazza seduta, mostra con un gesto come vengono seminati i papaveri. Poi, rivolgendosi alla donna seduta, le chiedono: “È ora di seminare i papaveri?” "Ho già seminato", risponde la donna seduta. La danza rotonda canta di nuovo: "Oh, na gori mak", ecc. Poi chiedono: "Sei ziyshov (rosa), mak?" E, avendo ricevuto una risposta affermativa, cantano di nuovo. Alla fine, quando alla domanda “il papavero è maturo” riceve la risposta “sì, lo è!”, tutte le ragazze che compongono il girotondo si precipitano verso quella seduta con le parole “dammi il papavero, dammi il papavero! ”, ma lei scappa da loro.

Tra gli antichi riti pagani legati al papavero sopravvissuti nel nostro Paese, va segnalata anche l'usanza nuziale del villaggio di Mikhalkov, provincia di Minsk, distretto di Mozyr, del “porridge di Dzelits” la sera del giorno successivo alla prima notte di nozze. La zia maggiore dello sposo (come dice il signor Dikarev) porta il porridge su un piatto a tutti, dicendo: "Il principe inonda la principessa di porridge, ma non di porridge, ma di porridge". Quando distribuiscono il porridge cantano:

“E porridge di cola con miele,
Allora oddadzim bearzim;
E cola con semi di papavero, cani Oddadzim;
E se saremo pieni di cola, porteremo Doc con noi.

Poi tolgono la tavola dalla capanna e la mettono davanti alla soglia; Mettono vodka e snack su questo tavolo e fanno festa fino a tarda notte.

Sembra che questo rituale sia stato preso in prestito dai Greci. Per spiegare questa continuità è necessario ricordare che la dea greca della luna Artemide in alcune zone della Grecia era raffigurata come un orso, le Erinni (furie), dea della vendetta, erano chiamate cani infernali, ed Ecate (la dea della luna dell'inferno), che regnava sulle Erinni, era chiamato anche in greco kion - cane. Il miele menzionato nella canzone, insieme al vino, è incluso presso i Greci nelle libagioni agli dei in onore dei morti; sacrificarlo ad Artemide è collegato a lei dalla consonanza della parola mel - miele con il suo soprannome melena - buio.

Notiamo, a proposito, che gli antichi greci erano soliti sacrificare ai loro dei animali e piante, il cui nome era in consonanza con il nome o il soprannome degli dei o generalmente aveva qualcosa a che fare con essi.

Uno di questi sacrifici di papavero alla madre Afrodite si rifletteva nella nostra usanza piccola russa di invocare Dole (Dole in greco "ingannatore" - uno dei soprannomi di Afrodite) il 24 novembre, giorno di Santa Caterina. Le ragazze, riunite in qualche capanna, cucinano il porridge di miglio e semi di papavero e, a turno, scalano i cancelli, dicendo: "Condividi, ceniamo!" Questo rituale, secondo Dikarev, corrisponde alla serata greca “Ecate”, che si teneva all'incrocio di tre strade, e la celebrazione stessa della memoria di Santa Caterina coincide con il tempo dei festeggiamenti greci in onore di Ecate.

Un'altra usanza originale dei Piccoli Russi, anch'essa apparentemente correlata a quelle dell'antica Grecia, è quella di spargere semi di papavero nei luoghi in cui si vuole paralizzare l'azione delle streghe. Tale aspersione continua ancora oggi, e anche di recente in uno dei villaggi della regione di Kuban, un cosacco, uscendo nel suo cortile la mattina presto, ha notato semi di papavero sparsi e tracce di piedi di donne nella neve. Dopo la prova, i segni caddero sui piedi della vicina e lei fu portata in tribunale.

Usanze e credenze popolari

Il papavero utilizzato contro le streghe deve essere selvatico (papavero samosa) e benedetto il giorno di San Pietro. Macovia, cioè nel giorno dei martiri Maccabei, il 1 agosto. Se cospargi una casa con semi di papavero, puoi star certo che questo la proteggerà da ogni sorta di trucchi e ossessioni delle streghe.

Passando ora all'Europa occidentale, dobbiamo dire che qui, oltre alla già citata usanza di versare semi di papavero nelle scarpe degli sposi, ci sono molte altre usanze e credenze legate ai semi di papavero.

Quindi, in Germania si dice: se a mezzanotte del giorno di Natale ti trovi all'incrocio di due strade con un mortaio, ci versi dentro i semi di papavero e lo colpisci tre volte con un pestello, allora nei suoni ovattati che senti puoi conoscere gli eventi del prossimo anno.

A Poznań la vigilia di Natale si preparano e si mangiano gnocchi con semi di papavero, latte e pangrattato, perché si crede che questo porti felicità in casa per tutto l'anno. Questa usanza è così diffusa tra i contadini della zona che questa sera non c'è casa di paese dove non venga servito questo piatto insieme all'oca arrosto e al maiale. A Niederseydlitz si diceva addirittura: “Tanti canederli, tante papere” (il che lascia intendere che ciò avverrà l'anno prossimo).

Il papavero è anche un mezzo di incantesimo in Germania, e in Turingia c'è una leggenda secondo cui grazie a un simile incantesimo con il papavero, i famosi giacimenti d'oro un tempo ricchi che fiorivano lì morirono. Questa leggenda dice che la madre di un minatore di questi giacimenti, innocentemente accusata di aver rubato oro e giustiziata per questo, riempì mezza tazza di semi di papavero e, recandosi nel luogo più ricco d'oro, versò questi grani. Mentre li versava, desiderò maledettamente che tutti i placer perissero e rimanessero non lavorati per tanti anni quanti erano i semi di papavero nel vaso. E immediatamente, dice la leggenda, i ruscelli di montagna inondarono l'intera area e l'industria mineraria, che era fiorita per così tanto tempo, morì per sempre.

In conclusione, segnaliamo un'interessante convinzione che esiste in molte parti della Germania secondo cui i papaveri crescono sempre in abbondanza sui campi di battaglia. La base principale di questa credenza popolare era, ovviamente, il colore rosso sangue dei suoi fiori. Ma in realtà, l'abbondanza di papaveri qui è facilmente spiegabile dal fatto che di solito non è permesso al bestiame di pascolare in questi campi, per cui il papavero ha più tempo per maturare e, spargendo numerosi semi ogni anno, col tempo quasi ricopre completamente questi campi con i suoi fiori rosso vivo. La gente, però, è sicura che questi non siano fiori, questo è il sangue degli assassinati, che sale da terra e, trasformandosi in fiori di papavero insanguinati, chiede ai vivi di pregare per il riposo delle anime peccaminose dei morti.

Da qui forse deriva anche l'intimidazione diffusa nei confronti dei bambini nelle Fiandre e nel Brabante: non andare nei campi di papaveri, perché i suoi fiori succhiano il sangue, e d'altro canto il nome dato loro qui “csprokelloem” - “fiori fantasma” ”.

Incontriamo qualcosa di simile nella seguente interessante leggenda caucasica. Ciò è accaduto, come dicono i residenti locali, ai bei vecchi tempi, quando il profeta Maometto apparve ai fedeli, guidandoli sulla via della verità e del bene.
Un fratello e una sorella vivevano nella stessa capanna a Kabarda. Il fratello è vivace e allegro e la sorella è premurosa e triste. Il fratello, innamoratosi di una bellezza che viveva in un villaggio vicino, decise di sposarla, la portò via di lì e la riportò a casa. Sua sorella la salutò calorosamente e gentilmente e iniziarono a vivere insieme, ma non andavano d'accordo nel carattere. La bellezza iniziò presto a odiare sua sorella, cominciò a piangere per giorni interi e alla fine annunciò a suo marito che non poteva vivere al mondo con lei. Il fratello cercò in tutti i modi di risolvere la questione, convincendo la moglie che sua sorella era una persona dolce, buona, che l'amava sinceramente, ma tutto invano. La bellezza continuava a ripetere una cosa: “Uccidi me o lei. La odio finché vive, non posso respirare liberamente..."

Il fratello amava sua sorella, ma il suo amore per sua moglie si rivelò più forte. Soffrì, soffrì, pensò, pensò e infine, una notte, svegliando sua sorella, la portò ai margini della foresta e la uccise. La poveretta cadde a terra con un gemito, sanguinante, senza pronunciare una parola di insulto. Fu solo allora che mio fratello si rese conto di ciò che aveva fatto. La sua anima si svegliò, l'orrore lo colse, con un grido si precipitò nella foresta e cominciò a correre come un matto. Corse, corse e alla fine, sopraffatto dalla fatica, cadde esausto con la faccia a terra. Giacque a lungo, senza sapere se fosse giorno o notte, finché non apparve davanti a lui un santo anziano.
Vedendo il sant'uomo, l'assassino gli confessò il suo terribile peccato e, cadendo ai suoi piedi, lo pregò di aiutarlo a liberare la sua anima da gravi sofferenze.
L'anziano, dopo aver riflettuto, disse: “Il tuo peccato è grande, il tuo tormento è insopportabile e una cosa può espiarlo: questa è la sofferenza ardente. Vai e fai quello che ti dico."

Il fratello felicissimo capì e si affrettò a eseguire l'ordine. Raccolse foglie secche, muschio, ramoscelli e frammenti di legno, li portò in un posto, accese un fuoco, vi salì sopra, lo incendiò e vi bruciò al suolo. Rimasero solo le ossa carbonizzate. Passò l'autunno, passò l'inverno, arrivò un periodo caldo, e quando tutta la terra fu ricoperta da un tappeto luminoso di verde e di fiori, al posto del fuoco crebbe un lungo stelo di canapa, come se estendesse le foglie verso il cielo, e a Ai margini del bosco, a terra, inumidito con il sangue della sorella, un grande e bellissimo papavero diventò rosso.

Il principe William, la principessa Diana e Meghan, duchessa del Sussex

La collezione dei membri della famiglia reale britannica contiene molte spille preziose ( Quanto vale una scatola di Elizabeth?: “Vicino al cuore: le spille preferite di Elisabetta II”), ma, credo, nessuna di queste appare sul petto dei reali con la frequenza con cui compaiono piccole spille a forma di papavero rosso. Un fiore scarlatto brillante sboccia regolarmente sugli abiti dei Windsor ormai da decenni: i membri della famiglia reale hanno mostrato questo simbolo sia in occasione di importanti eventi commemorativi che nei giorni delle visite più ordinarie da qualche parte. Allora cos'è questo segno e quando è opportuno indossarlo?

La Duchessa di Cambridge a un evento della Tennis Association, il 31 ottobre 2017

E Meghan Markle alla cerimonia dell'ANZAC Day, 25 aprile 2018

Se osservi più da vicino l'aspetto dei Windsor agli eventi della prima settimana di novembre, noterai che quasi tutti (con rarissime eccezioni) hanno appuntato sui loro vestiti un distintivo a forma di papavero in fiore. Potrebbe essere un accessorio puramente simbolico fatto di carta spessa o una decorazione a tutti gli effetti.

Il suo significato però era lo stesso: onorare la memoria dei militari caduti durante la Prima Guerra Mondiale e altri conflitti che coinvolsero la Gran Bretagna.

La regina Elisabetta all'inaugurazione del Monumento ai caduti della Nuova Zelanda, l'11 novembre 2006

La contessa Sophie alla cerimonia commemorativa vicino al Cenotafio, 13 novembre 2016

Il fatto è che domenica 11 novembre tutta la Gran Bretagna, e con essa i paesi del Commonwealth, celebrerà il cosiddetto Giorno della Memoria, un evento molto triste, ma sicuramente importante. Talmente importante che gli eventi dedicati a questa giornata si svolgono nel Regno almeno una settimana prima della domenica. E un papavero rosso accompagna ciascuno di loro.

La Regina Madre ad un evento tenutosi al Field of Remembrance, Westminster, novembre, primi anni '80

La principessa Diana visita l'organizzazione benefica Barnados nella settimana del Giorno della Memoria, l'8 novembre 1984

L'11 novembre (in Gran Bretagna si celebra la domenica più vicina a questa data) era originariamente un evento in cui veniva onorata la memoria delle vittime solo della prima guerra mondiale. Dopotutto, fu in questo giorno del 1918 che fu firmata la tregua di Compiègne, che pose fine a tutte le operazioni militari nell'ambito di questo conflitto. Successivamente, però, il significato di questo evento venne ampliato e le vittime di altre guerre, compresa la Seconda Guerra Mondiale, cominciarono ad essere ricordate in questo giorno.

La principessa Diana e la principessa Anna alla cerimonia commemorativa vicino al Cenotafio, il 1° novembre 1984

E la principessa Alexandra, duchessa di Cambridge e contessa di Wessex alla stessa cerimonia molti anni dopo, il 12 novembre 2017

Il papavero rosso venne scelto quasi istantaneamente e spontaneamente circa cento anni fa come simbolo della memoria dei caduti. Ma non è semplicemente apparso. La sua immagine è nata nel 1915 ed è stata utilizzata attivamente durante la guerra. È stato inventato dal chirurgo militare da campo John McCray, canadese di nascita, che diresse un ospedale da campo in Belgio durante la prima guerra mondiale. Prese parte anche alla seconda battaglia su larga scala di Ypres, durante la quale le truppe tedesche utilizzarono attivamente armi chimiche. In questa battaglia, il 2 maggio, John perse il suo caro amico, il tenente Alexis Helmer. Mentre lo seppelliva nel campo di Ypres, il medico notò con grande sorpresa la rapidità con cui germogliavano e fiorivano papaveri luminosi attorno alle tombe dei soldati qui sepolti.

Questo spettacolo colpì così tanto John che il giorno dopo lui, un poeta dilettante, tornò alla tomba del suo amico e scrisse una poesia incredibile nella sua potenza e amarezza intitolata "In Flanders Fields". L'opera fu pubblicata sulla rivista Punch l'8 dicembre 1915.

Successivamente la poesia fu ristampata più volte e anche le poesie furono musicate.

Da allora, la composizione di John è diventata letteralmente un inno di resistenza nazionale. Fu tradotto in molte lingue e il papavero rosso cominciò ad essere utilizzato su quasi tutti gli opuscoli e i manifesti dedicati alle battaglie. La poesia è stata tradotta anche in russo. Esistono molte versioni di traduzione. Ecco, ad esempio, come suona “In Flanders Fields”: tradotto da Igor Merlinov(2003):

Campi nelle Fiandre, qui frusciano i papaveri
Tra le croci, dove su una riga c'è una riga
Ha designato un posto per noi; nel cielo, al volo,
Le allodole cinguettano ardite quella canzone,
È impercettibile tra i cannoni che tuonano di sotto.

Siamo tutti morti. Ma solo pochi giorni fa,
Abbiamo vissuto, incontrato l'alba e il tramonto,
Abbiamo amato come persone care, ma ora mentiamo
Nei campi delle Fiandre.

Alzati e combatti il ​​nemico:
Da mani indebolite ora te lo diamo
La torcia è tua, tienila alta.
Se lasci la fede quando siamo lontani,
Dove crescono i papaveri, non dormiremo
Nei campi delle Fiandre.

Il principe William e il principe Harry alla funzione dell'ANZAC Day, 25 aprile 2018

Quando la guerra finì, il papavero rosso divenne naturalmente il simbolo di tutti coloro che abbandonarono la propria vita sui campi di battaglia. L'americana Moina Michael ha promesso di indossare sempre un fiore come segno di memoria. L'iniziativa è stata adottata anche da associazioni di beneficenza sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna. È così che è apparsa una tradizione molto bella e allo stesso tempo triste di indossare spille a forma di papavero sul petto e di punteggiare le strade delle città con questi fiori alla vigilia dell'11 novembre.

Con il passare degli anni, il potere del simbolo crebbe e fu invaso da contraddizioni e controversie quasi dogmatiche. Quando indossare una spilla? Alcuni dicono dal 31 ottobre fino al Memorial Day. Qualcuno sostiene con zelo che si può indossare il distintivo solo dal 1° novembre. Molto spesso, il papavero è attaccato al lato sinistro, più vicino al cuore (inoltre, è tradizionalmente a sinistra che gli eroi di guerra appendono medaglie per meriti militari). Tuttavia, una parte della popolazione sostiene la versione secondo cui le donne dovrebbero indossare il fiore sul lato destro (le donne della famiglia Windsor, invece, portano ancora la spilla sul lato sinistro).

Il primo ministro britannico Theresa May, la duchessa e il duca di Cambridge durante una cerimonia in memoria delle vittime della battaglia di Passchendaele (vicino alla città di Ypres, dove è nato il simbolo del papavero rosso), Belgio, 30 luglio 2017

Inoltre, recentemente alcuni politici e attivisti si sono rifiutati pubblicamente di indossare la spilla, ritenendo che in questo modo lo Stato giustifichi il suo diritto di dichiarare guerra e mandare a morte il suo popolo. Ma, in un modo o nell'altro, finora questa azione ha molti più seguaci che avversari. Sia i cittadini comuni che i personaggi pubblici, i politici, i ministri della chiesa e, naturalmente, i membri della famiglia reale indossano i papaveri sul petto.

La duchessa di Sussex ha appuntato una spilla con papavero mentre si rivolgeva agli ex combattenti durante la cerimonia di chiusura degli Invictus Games

In generale, se guardi da vicino, i Windsor attaccano questo fiore ai loro vestiti particolarmente spesso: non solo nel Memorial Day e nella settimana precedente, ma anche in occasione di eventi durante tutto l'anno. Il motivo è molto semplice: tutti questi eventi sono, in un modo o nell'altro, legati alla memoria delle vittime della Prima Guerra Mondiale e dei militari in generale. Che si tratti, ad esempio, dell'ANZAC Day (una festa nazionale in Australia e Nuova Zelanda) o dell'anniversario di una particolare battaglia. In uno qualsiasi di questi giorni, indossare un papavero rosso sarà appropriato e simbolico.

0 Quando penso al significato del simbolismo del papavero, l'azione umana che mi viene subito in mente è il sonno. A prima vista è abbastanza strano sentirlo, ma quando scopri che il papavero è il simbolo di Morfeo, il dio greco dei sogni, questa idea non sembra così stupida.

Aggiungi il nostro sito di risorse ai tuoi segnalibri, perché cerchiamo sempre di creare solo contenuti unici.

Mi piace questa associazione. Se hai mai visto crescere un papavero, sai che poco prima dell'alba, germoglio la sua sommità guarda quasi terra, come se stesse dormendo, aspettando il sorgere del sole.

Prima di continuare, vorrei consigliarvi di dare un'occhiata ad alcune delle nostre pubblicazioni più popolari sul tema dei simboli. Ad esempio, cosa significa il simbolo della rosa; come comprendere il simbolo Toyota; cosa significa il filo rosso sulla mano? scopri di più sul simbolo del fiore, ecc.
Quindi continuiamo Significato del fiore di papavero?

Molti di noi hanno familiarità con le proprietà ipnotiche (allucinogene/narcotiche) del papavero. Dal cinese papavero da oppio Si scopre che si tratta di eroina, che è popolare oggi. Gli antichi greci lo capivano, e quindi vediamo qui un altro collegamento con Morfeo e il simbolismo del papavero.

Morpheus viveva nel suo mondo: un mondo di sogni, fantasia e realtà tradizionale completamente negata. Era destinato a vivere qui e governare il regno del sonno: questo gli è stato assegnato per diritto di nascita. È nato dalla "notte": sua madre è Nyx, la dea della notte e delle creazioni oscure. Il padre di Morfeo è Hypnos, il sovrano attivo dei sogni.

Per me questo la dice lunga sul potenziale trovato in " virtuale"la realtà, e il messaggio che vuole trasmetterci attraverso i sogni, come il dolce profumo di un fiore di papavero.

Queste piante sono sacre anche a Demetra che, secondo la leggenda, inventò un infuso di semi di papavero ( come il tè), ad addormentarsi, vincendo la tristezza, poiché Persefone non c'era ( rapito da Ade). Il tema del sonno continua poiché i viaggi ciclici di Persefone negli inferi erano programmati per coincidere con le stagioni. In inverno lasciò la madre Demetra per unirsi al marito Ade. La sua assenza significava inverno, e la sua discesa negli inferi rappresentava qualcosa come " chiudendo le persiane", e interruzioni del ciclo di vita.

È associato anche il simbolismo del papavero chakra Muladhara. I papaveri sono disponibili in una varietà di colori, ma solitamente sono vestiti di rosso e il colore del chakra corrisponde al Muladhara. Con l'aiuto di questo chakra ci connettiamo con " Spirito della Madre Terra", sentiamo la sua pazienza e il suo amore. Questo chakra rappresenta la stabilità terrena, cioè il “terreno solido sotto i nostri piedi”, che ci permette di costruire la nostra vita, fornendoci l’energia per l’attività creativa richiesta nel corpo. Inoltre, il Muladhara chakra ci dà perseveranza e resistenza.

Nel simbolismo cinese, il papavero rappresenta il relax, la bellezza e il successo. Tuttavia, le sue associazioni con il torpore drogato rappresentano anche pigrizia, dipendenza e incapacità di trovare un equilibrio tra i piaceri e le banalità derivanti da una vita pragmatica. I maestri onesti sanno che l'illuminazione viene dall'interno e attraverso la connessione con l'infinito. La dipendenza da sostanze/influenze esterne per sollevare il velo dell’illusione è considerata un approccio pigro e inutile all’illuminazione.

Nel cristianesimo, il simbolismo del papavero rappresenta la morte come un periodo di sonno ristoratore. Questa associazione avviene in metafora, poiché i petali rossi del papavero simboleggiano il sangue del Cristo sacrificato. I temi della resurrezione e dell'immortalità (salvezza dell'anima) sono importanti nel cristianesimo, poiché il papavero ( e spirito) non muore mai, si rinnova e risorge.

I papaveri sono presenti anche nella leggendaria poesia " Campo delle Fiandre"da John McCrae:

  • "I papaveri si stanno risvegliando nei Flanders Fields
  • Tra le croci che si allontanano,
  • Segnando il luogo in cui tutti giacciamo. E nel cielo
  • Le rondini passano veloci, cinguettando allegramente,
  • Attutito dal rombo dei cannoni a terra..."
- Tenente colonnello John McCray (1872-1918)

La poesia evoca un senso di transitorietà, forse anche l'inutilità di qualsiasi conflitto/violenza. Inoltre, queste linee evocano concetti effimeri di vita, come esistenti sia fugacemente che continuamente. Questo è un ricordo dedicato ai compagni caduti in battaglia. I McCray si riferiscono ai papaveri colorati che crescono in abbondanza sul campo di battaglia delle Fiandre. Il colore rosso dei papaveri è spesso paragonato al sangue sacrificato in guerra per profitto o per lottare per ideali più alti. Ad oggi papaveri Indossato dai veterani e da coloro che onorano i soldati nel Memorial Day e nel Veterans Day.

Spero che questi pensieri sul significato dietro il simbolismo del papavero ti abbiano ispirato ad assumere nuove prospettive su questo fiore incredibilmente potente.

Se il papavero fa davvero appello al tuo intuito, non fermarti qui. Scopri di più sui papaveri dal tuo botanico locale, dal garden center, dalla biblioteca o, meglio ancora, medita su un papavero. Rimarrai stupito da ciò che puoi ottenere in questo modo.

Dopo aver letto questo utile articolo, hai imparato significato del fiore di papavero e ora puoi trasmettere queste informazioni alla tua famiglia o ai tuoi amici.

I tatuaggi di papavero hanno molte interpretazioni nelle diverse culture del mondo. Sii preparato al fatto che le persone potrebbero percepire la struttura del tuo corpo in modo diverso, sia positivamente che negativamente. In misura maggiore, i papaveri sono simbolici per gli europei, nei paesi dell'est non hanno un significato così importante, quindi un tatuaggio con tali fiori di solito non ha significato.

Storia del tatuaggio

Il papavero ha preso il suo simbolismo dagli antichi greci. Queste persone consideravano il fiore e la testa umana simili nell'aspetto, e quindi sacrificarono le teste di papavero agli dei. È così che è apparso uno dei significati dei papaveri nei tatuaggi: salvezza, immortalità, umanità.

Gli Etruschi (l'Italia moderna), al contrario, hanno uno stretto legame tra il fiore e la morte. Gli Etruschi cucivano abiti per i morti e per il dio degli inferi utilizzando i semi di papavero. Alcuni scienziati credono addirittura che sia qui che abbia avuto origine la tradizione di raffigurare un demone con un mantello rosso, poiché questo colore è caratteristico del papavero. Gli egiziani ponevano i fiori della pianta nelle loro tombe, motivo per cui è considerata anche un simbolo delle sepolture egiziane.

I fiori di papavero avevano un significato positivo nella cultura russa. La pianta era un simbolo di giovinezza e bellezza, che intrecciava con il suo splendore, come un sogno.

Qualche tempo dopo, anche i greci iniziarono ad associare il papavero ai sogni. Era considerato un attributo degli dei del sonno e della morte. Questo è abbastanza logico, perché i semi di papavero sono stati usati fin dall'antichità come sonnifero.

I cinesi possono avere diverse opzioni su cosa significhi un tatuaggio di papavero. Innanzitutto il fiore simboleggia il relax, il riposo, la pace e la bellezza. Meno spesso è associato alla notte o alla sottomissione. Il simbolo è strettamente associato al ciclo della vita e alla natura, mostrandone la nascita e la morte.

Molto più tardi apparve un significato associato ai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Spesso, un tale disegno viene tatuato sul petto dagli uomini dell'esercito, spesso con un distintivo accanto, in segno di memoria e rispetto.

Cosa significa un papavero in un tatuaggio?

Anche nell'antichità il papavero era considerato una pianta medicinale, i cui semi venivano usati come sonnifero. Tuttavia, a quel tempo non si conoscevano ancora esattamente le proprietà narcotiche del fiore e il dosaggio richiesto. Se una persona prendesse una quantità eccessiva di questo sonnifero, potrebbe cadere in un sonno profondo o addirittura addormentarsi per sempre. Da qui è nata una delle opzioni per designare un tatuaggio con i papaveri: un sogno mortale, l'imprevedibilità e la caducità della vita, l'oblio.
C'è un'altra interpretazione: vera. Le ragazze dell'antica Grecia usavano i fiori della pianta per indovinare se i loro fidanzati erano loro fedeli. Poppy aveva anche un nome speciale: dilefilon, che significa "spia dell'amore". Gli antichi greci si confessavano il loro amore anche attraverso i fiori, che simboleggiavano l'onestà dei sentimenti.

Spesso il significato del tatuaggio del papavero rosso si interseca con il cristianesimo. Per i credenti, un tatuaggio del genere simboleggia il sangue di Cristo, la sua sofferenza e il sacrificio di sé. Tuttavia il significato religioso può anche essere negativo: apatia, ignoranza. Anche i cristiani hanno l'interpretazione già menzionata associata a un sogno di morte.

Il significato del tatuaggio del fiore di papavero può essere associato alle tradizioni slave. In questo caso, il tatuaggio è un potente talismano contro il male e la cattiva influenza per gli sposi. Gli slavi credevano che la testa del papavero proteggesse una giovane famiglia dalla stregoneria o dal malocchio.

Se nello schizzo fai un accenno al fatto che la pianta è una fonte di oppio, allora il tatuaggio può significare estasi, fertilità o persino fertilità.

Proprio come la rosa, il papavero simboleggia la passione, il romanticismo e l'amore. Un tatuaggio a fiore singolo indica una persona sentimentale e solitaria che, nonostante tutto, ama la vita.

Dove viene stampata l'immagine?

Molto spesso, uno schizzo di papaveri viene posizionato sull'avambraccio, sulla spalla, sulla coscia o sulle costole. Meno spesso, piccoli fiori vengono riempiti sul polso, sul collo o sul piede. Un'idea interessante per le ragazze è decorare un ramo con papaveri come braccialetto attorno alla caviglia o al polso. Questo modello sembra molto delicato e femminile. I tatuaggi di papaveri sul retro vengono solitamente posizionati se l'idea e lo schizzo stesso sono su larga scala. Questa opzione è utile anche per disegni con molti piccoli dettagli o colori vivaci.

Il tatuaggio maki dell'esercito è tradizionalmente posizionato sul petto. Questa posizione deriva dalla tradizione di appendere sul petto medaglie al valore e altri distintivi d'onore.

Colori del tatuaggio

La foto dei tatuaggi del papavero mostra che di solito sono realizzati nel loro caratteristico colore rosso (anche bianco e giallo), sebbene esista anche una versione in bianco e nero. Anche gli elementi aggiuntivi del tatuaggio, delle foglie e degli steli dei fiori sono spesso raffigurati in tonalità naturali. A volte puoi trovare schizzi stilizzati con una combinazione di colori originale. Il significato del tatuaggio, a seconda della sua tonalità, potrebbe differire leggermente.

Il significato dell'immagine con un papavero rosso

Molto spesso, un tatuaggio con un papavero rosso indica una persona sola e orgogliosa. Tuttavia, questo stesso disegno può anche significare che il proprietario del tatuaggio si sente a suo agio da solo, senza compagnia rumorosa. Un rametto solitario di papavero viene scelto da persone che stanno cercando di affrontare la tristezza di un amore non corrisposto o di sopravvivere al tradimento e all'inganno di una persona cara.

Il significato del tatuaggio del papavero rosso può essere positivo - amore, passione e fedeltà, e in un tatuaggio di coppia - anche il profondo affetto reciproco dei partner. Il modo migliore per proteggere gli sposi dai guai è scegliere uno schizzo le cui due parti sembrano completarsi a vicenda e simboleggiare l'unità delle anime degli innamorati.

Cosa significa un tatuaggio di papavero nero?

Un tatuaggio con papaveri neri simboleggia tristezza, ansia, dolore o morte. Inoltre, un tale schizzo può indicare una persona in qualche modo connessa alla stregoneria o alle forze ultraterrene. In generale, il significato dei papaveri realizzati in tonalità scure è negativo.

Significato per ragazze e ragazzi

Inizialmente, solo le donne si tatuavano i papaveri, poiché questo disegno sembra troppo delicato nella maggior parte degli schizzi. Successivamente, i tatuaggi hanno acquisito il loro significato tra gli uomini.

Per i ragazzi, un tatuaggio con i papaveri simboleggia il conforto dalla solitudine e, in Gran Bretagna, coraggio e valore. Nei paesi dell'ex Unione Sovietica l'interpretazione può essere varia: caducità della vita, eterna giovinezza, forza e coraggio.

Per le donne un tatuaggio con fiori di papavero significa tenerezza, umiltà, allegria e in Cina significa anche bellezza che durerà fino alla fine della vita. Il fiore come simbolo è strettamente connesso ai processi di nascita, morte e rinascita della natura, motivo per cui per una ragazza simboleggia la fertilità e, secondo alcune informazioni, aiuta persino a rimanere incinta. Anche le donne superstiziose riempiono i papaveri come talismano contro la stregoneria e il malocchio.